Euro, parte la tiratura Lire, il collezionismo

Euro, parte la tiratura Lire, il collezionismo Con ilfoglio da 100 è cominciata da luglio, in Italia, la produzione su carta della moneta unica. L'obiettivo sono i quasi due miliardi di pezzi del fabbisogno nazionale di qui al 10gennaio 2002 Euro, parte la tiratura Lire, il collezionismo VADEMECUM V CLTRE miliardi di banconote in lire da «rottamaré» di qui al 30 giugno del 2002, quando non potranno più circolare e l'euro sarà l'unica valuta spendibile. Nel frattempo, per l'esattezza dal 15 luglio scorso, è cominciata la stampa delle banconote denominate nella valuta europea da parte della Banca d'Italia, che ha iniziato con il foglio da 100 euro e proseguirà ora nella produzione (a ritmo sostenuto) con l'obbiettivo di giungere, di qui al 1° gennaio 2002, a produrre un miliardo e 950 milioni di pezzi. L'ammontare complessivo consentirà di fare fronte alle esigenze di denaro circolante in Italia. La sostituzione di valuta, in pratica, confermerà l'ammontare in valore attualmente in circolazione, da noi come negli altri Paesi. Ciascuna banca, ui pratica, in questa prima fase produrrà esclusivamente per il proprio «fabbisogno nazionale». RISERVA Un'operazione di stampa partita insieme ad altri due istituti di emissione (Germania e Francia); via via seguiranno gli altri. La Banca Centrale europea avrà a disposizione circa 13 miliardi di pezzi complessivamente, entro la fine del 2001, per sostituire tutte le 11 valute nazionali con la moneta unica. Di questi, 9 miliardi di pezzi saranno direttamente destinati alla circolazione e 4 miliardi rappresenteranno la cosiddetta «riserva logistica». ADDIO SCONTATO Un addio alla lira ormai scontato e per il quale, da tempo, si è iniziato il conto alla rovescia, che sarà «dolce», la Banca d'Italia, infatti, continuerà a produrre banconote italiane fino a tutto il 2000, anche se a un ritmo decisamente inferiore rispetto alla produzione attuale, per assicurare il continuo ricambio della circolazione nei tre anni che mancano alla cessazione del corso legale della lira. PROVA IMPEGNATIVA A metà luglio, dunque, l'istituto di emissione nel centro stampa sulla via Tuscolana, a Roma, ha iniziato a stampare le banconote da 100 euro. Una prova impegnativa superata brillantemente, che pone la Banca d'Italia tra i candidati a produrre, in un prossimo futuro, la maggior parte delle banconote in euro. Se, infatti, in questa prima fase sono impegnati tutti gli istituti di emissione degli 11, senza distinzione alcuna se non nell'ammontare di carta moneta richiesta, quando la moneta unica sarà diventata realtà saranno solo un piccolo gruppo gli istituti che continueranno a produrre banconote: quelli che si riveleranno come i più affidabili ed efficienti, in termini di precisione nella stampa e di contenimento dei costi. PRECISIONI Si tratta di aspetti che hanno entrambi un grosso valore: l'introduzione di una nuova valuta destinata ad essere utilizzata senza limiti in tutti gli 11 Paesi aderenti impone 1 obbligo di garantire uno standard assolutamente uniforme. Ogni euro, qualunque sia il Paese di produzione, dovrà presentare le stesse identiche caratteristiche. Non ci dovranno essere diversità per quel che riguarda l'aspetto né in termini di colore né di filigrana né, tantomeno, per quel che riguarda le caratteristiche anticontraffazione. E la Banca d'Italia ha avuto un bel 10 elode dalle istituzioni comunitarie che hanno verificato la qualità dei pruni fogli stampati. D'altra parte, 1 istituto di emissione italiano è, a livello mondiale, uno tra i primi per precisione e per mancanza di errori nella realizzazione della carta moneta. Ma anche i costi avranno la loro importanza. I FALSARI La banca centrale che avrà i costi inferiori, infatti, sarà cer- tamente privilegiata al momento di affidare la stampa degli euro dopo il 2002. Un problema importante perché ogni banconota ha un costo preciso. Per la Banca d'Italia, ad esempio, si va da un minimo di 80 lire per i tagli da 1.000 lire, a un massimo di 300 lire a banconota por le 500.000 lire. E la banconota da 100 euro attualmente si situa nella fascia medio alta, anche perché, per queste banconote, sono particolarmente accurate le caratteristiche destinate a scongiurare la possibilità di stampa da parte dei falsari, che rappresentano un problema molto sentito in vista di una circolazione di banconote così ampia e destinata a coinvolgere un vastissimo bacino di utenza. Per questo motivo si sta predisponendo una campagna informativa a livello comunitario, con l'obbiettivo di permettere ai cittadini europei e non di riconoscere immediatamente un biglietto falso. TRAGUARDO In vista ili questo nuovo traguardo, comunque, dalle officine della Banca d'Italia continueranno a uscire ancora per alcuni mesi banconote in lire, per le quali il destino è ormai segna¬ to: dall'inizio del 2002 verranno pian piano ritirate con l'obbiettivo di avere solo euro entro il 30 giugno, quando terminerà il periodo di doppia circolazione. Entro questa data chi si troverà ancora in tasca qualche biglietto in valuta nazionale potrà portarlo in un qualsiasi sportello bancario 0 postale e farselo cambiare in euro. A partire dal 1 ° luglio 2002, invece, le banconote nazionali cesseranno di avere valore legale, non potranno più essere spese né accettate dal circuito bancario. Per cambiarle e ottenere il controvalore in euro, sarà necessario presentarle agli sportelli della Banca d'Italia, entro il termine massimo di 10 anni, come peraltro avviene già ora quando è decretata la une del corso legale d'ima qualsiasi banconota. PASSATE AL TRITACARTE Ma cosa accadrà di questa montagna di carta moneta? Come avviene per i fogli troppo rovinati o per qualunque motivo restituiti dalle banche all'istituto di emissione, si avvieni il processo di distruzione, che si effettua generalmente utilizzando appositi macchinari per la triturazione della carta. Attualmente, parte di questi co¬ riandoli sono confezionati per i vari tagli in mattoncini ricordo, le cosiddette «bricchette» (da «brick», termine inglese per mattone) ognuna delle quali riporta il valore delle banconote triturate. AMPIA VARIETÀ' Un destino segnato, comune a tutte le diverse varietà di banconote che si sono succedute in questi anni. La scelta di cambiare tagli e colore, infatti, è stata effettuata più volte sia per motivi di sicurezza, per rendere cioè più difficile la vita ai falsari, sia per venire incontro alle esigenze del mercato. Una volta entrati in uso i lettori ottici per le banconote, ad esempio, è stato deciso di rivedere la numerazione che indica la serie, riducendo il numero delle combinazioni di lettere utilizzato e riportandolo da entrambi i lati della facciata della banconota, per facilitare la lettura da parte dei macchinari installati nelle banche. ESIGENZE E anche per quel che riguarda il formato c'è sempre stata una particolare attenzione alle esigenze di chi maneggia quotidianamente il denaro: non solo chi lo usa per spendere ma anche e soprattutto i cassieri degli istituti di credito. Così, ad esempio, i formati attuali (diversi a seconda del valore) sono stati tutti studiati per poter entrare comodamente in un portafoglio maschile, senza dover essere piegati in quattro, come accadeva per le Diecimila degli anni '50. Una caratteristica, insieme al colore, che consente di riconoscerle al primo sguardo. Ma non tutti i tagli hanno ottenuto lo stesso successo. PROTESTE Così, ad esempio, se le 50.000 sono molto apprezzate dagli utilizzatori, tanto che ne sono state fatte due versioni molto simili quando è stato deciso di «svecchiare» il biglietto, è stato soprattutto in seguito alle «proteste» dei cassieri che dal '93 non vengono più stampate le banconote da 2000 lire, ed i soli fogli in circolazione sono quelli che portano la firma del Governatore Carlo Azeglio Ciampi: dall'insediamento dell'attuale Governatore, Antonio Fazio, questo tipo di taglio non è più stato prodotto, visto che non è mai stato molto gradito dal mercato. Per abitudine, infatti, si preferisce contare per uno, cinque o dieci, ma non per due. La presenza dei fogli da 2000, dunque, comportava la necessità di cambiare il metodo «in corsa», con la conseguenza di comportare una perdita di tempo. Fine anticipata della stampa delle banconote da 2000, dunque, dopo meno di tre anni di onorato servizio. Un'eccezione nel panorama della produzione della Banca d'Italia, ma di fronte a un così scarso gradimento del mercato non ci sono stati dubbi sulla decisione da prendere. PASSAGGIO Alla base di ogni banconota, dunque, c'è un attento studio del mercato, e questo vale anche per il taglio più recente, quello delle 500.000, stampate a partire dal '97. La scelta di utilizzare un taglio di questo genere è nata sia dalla considerazione che le banconote da 100.000 non erano più in grado di rappresentare il taglio più elevato, sia dall'esigenza di facilitare il passaggio lira-euro, grazie al fatto che utilizzando un taglio maggiore, a parità di valore in circolazione, si ha a che fare con un numero ridotto di banconote da cambiare nella nuova valuta. POCHI SBAGLI eli italiani, comunque, sono . stati, in Europa, tra coloro che hanno avuto una maggiore varietà di banconote, per tagli e disegni, e con il minor numero di errori di stampa. Un pregio sotto l'aspetto industriale, ma un dato negativo se si ha la passione di collezionare banconote: quelle errate, cioè quelle con le cosiddette «variazioni:-, sono quelle che acquistano un maggior valore e vengono ricercate dai collezionisti. Da noi, però, gli sbagli sono rarissimi, e solo chi è tanto fortunato da trovare pezzi «variati» potrebbe essere certo, già oggi, d'avere in tasca un tesoro. Antonella Donati 2000 lire emesso il 3/10/90. A destra e raffigurato Guglielmo Marconi, come anche nella filigrana dovo, ir) basso, c'è 'il monogramma <■ S.I.In modo arabescato, Sul retro del biglietto, in basso, c'e l'apparecchio radio con antenne trasmittenti e, ih alto, la'iiave Elettra, Firme: Ciampi e Speziali. IO mila lire emesso . il 3/9/84. A destra c'e • ■ la testa di Alessandro Volta, ■il centro il pi ototipo della pila. .. ';; . • Nelfa filigrana, a sinistra, ,: ... c'e la testa di Volta, soprani monogramma "B.I.». Sul retro e riprodotto il tempio Voltiano di Como. Firme: Ciampi e Stevani, " Ciampi e Speziali. 50.'000. lire emesso il 6/2/84. A dèstra e riprodotta la testa. ' di, Lorenzo Bernini, a fiancò una , figùramitdlogica. Sulla sinistra, nella filigrana, la testa del Bernini sopra il monogramma B.l -. Sul retro, iti primo piano c'è una statua /equestre, sullo sfondo il colonnato dèi Bernini in San Pietro a Roma. Firme: Ciampi e Stevani. Ciampi e Speziali. Fazio e Speziali (27/5/92). .500.000 emesso nel settembre '97.. , Dedicato a Raffaello, e poco più grande .. • delle top mila lire. Colori principali: verde 0 blu su carta fluorescente^ All'interno sono inseriti due fili di sicurezza visibili in controluce - ~ AA 0DOOO0 A BBBBBBBBBBBEBBBfli

Luoghi citati: Como, Europa, Francia, Germania, Italia, Roma