FEDE E TURISMO

FEDE E TURISMO FEDE E TURISMO CHI si trovi a passare, a Roma, davanti a uno qualsiasi dei cantieri del Giubileo, non faticherà a riconoscere che il pellegrinaggio ha ancora un ruolo tutt'altro che trascurabile nella religiosità cristiana. I teologi, magari, non ne parlano troppo, e in genere è un aspetto della fede vissuto dall'interno, organizzato dalle parrocchie, fruito soprattutto dai fedeli più anziani e meno sofisticati, circondato da un business un po' pacchiano; ma ciò non gli impedisce di prosperare. Nel Medioevo però, il pellegrinaggio era qualcosa di più; era u modo forse più apprezzato e propagandato con cui il cristiano poteva dare testimonianza della sua fede e riscattare i propri peccati, e dunque godeva di un prestigio e una visibilità enormemente maggiori. Incontrando per la strada un uomo barbuto, con mantello, bisaccia e bastone, chiunque sapeva che quello era un pellegrino; la conchiglia di San Giacomo che portava cucita sul cappello o sull'abito (e se non sapete cos'è, pensate a quante volte avete veduto la coquille St. Jacques nei ristoranti o nelle rosticcerie francesi) provava che s'era spinto, a piedi, fino alla lontana Compostella, e lì, dopo aver pregato sulla tomba dell'apostolo, era andato a raccogliere sulla spiaggia una di quelle conchiglie come un certificato del dovere compiuto. Che poi, in giro, capitasse anche d'incontrare della brutta gente, travestita da pellegrino per ragioni tutte sue, e che la conchiglia l'aveva comprata dal rigattiere, è un'altra faccenda... Senza giungere a trasformarsi in un obbligo, come per i Musulmani, il pellegrinaggio era dunque un'istituzione; e per sostenerlo la società cristiana era disposta a compiere uno sforzo organizzativo e a investire risorse. L'importanza dei monasteri nel paesaggio medievale si spiega anche così; con l'obbligo formale ch'essi avevano di accogliere e rifocillare i pellegrini, creando lungo le antiche strade romane che attraversavano 1 Europa una rete capillare di punti di ospitalità e di ristoro, gratuiti, oltre tutto!, per i fedeli in viaggio verso Roma o Gerusalemme. Solo negli ultimi secoli del Medioevo, col crescere della prosperità collettiva, divenne sempre più frequente che i pellegrini, disdegnando quell umile sistemazione, scendessero alla locanda, specialmente se si trattava di gente agiata; come la comitiva il cui viaggio, tutt'altro che ascetico, fa da cornice ai Racconti di Canterbury. Ma a quel punto il pellegrinaggio era già diventato poco più d'un pretesto per fare del turismo e spassarsela lontano da casa, e magari anche dagli occhi del coniuge; e i teologi cominciarono a stigmatizzare questa folla di perdigiorno che andavano in pellegrinaggio solo per la smania di vedere posti nuovi, tornando poi al paese carichi di souvenir e di racconti con cui annoiare vicini e parenti. Tanto per confermare che non è cosi facile stabilire dove finisca il Medioevo e dove cominci la modernità... Alessandro Barbero

Persone citate: Alessandro Barbero

Luoghi citati: Europa, Gerusalemme, Roma