IL FESTIVAL APRE CON LA BANDA di Leonardo Osella

IL FESTIVAL APRE CON LA BANDA IL FESTIVAL APRE CON LA BANDA S'inaugura il5 la 22a edizione fra classica, etnica e avanguardie APPARE significativo che Settembre Musica 1999 abbia inizio con la Banda Musicale dell'Aeronautica Militare e che il primo brano siano le «Variazioni "On America"» di Charles Ives. Difatti l'edizione di quest'anno, architettata da Enzo Restagno e Roman Vlud, è dedicata al «macie in Usa» e la partecipazione del gruppo musicale diretto da Patrizio Esposito vuol essere un omaggio alle espressioni popolari: tanto più perché l'appuntamento, domenica 5 alle 17, avrà come scenario gli ampi spazi juvarri ani di piazza della Repubblica, cuore di Porta Palazzo. Il «corpus» più cospicuo del Festival torinese guarda dunque oltre Atlantico, con lo scopo di documentare soprattutto il lavoro di questi ultimi decenni. Il titolo American Voices abbraccia questa ampia serie di concerti che vedranno balzare in primo piano autori come Adams, Gordon, Lang, Julia Wolfe, Daugherty, Haibison. Naturalmente, assecondando la tradizione del Settembre, si terranno anche due incontri (il 7 e il 10) con i compositori stessi, che illustreranno di persona i loro canoni artistici. La musica classica vera e propria dunque lascia spazio a generi diversi, ma questo non significa che perda di qualità, anzi. La sera del 5 e del 6, al Regio, ci sarà l'Orchestra della Scala diretta da Riccardo Muti a deliziare il pubblico; l'U ecco Zubin Menta alla testa della Bayerisches Staatsorchester; il 14 Uto Ughi suonerà e dirigerà Mozart e Paganini; il 17 si esibiranno l'Orchestra di Santa Cecilia e Myung-Whun Chung, il 21 la London Symphony e Colin Davis. E sono ormai indiscutibilmente classici il «Pierrot Lunaire» e la «Histoire du Soldat» che impegneranno tra gli altri Luisa Castellani e Franco Battiate La chiusura del Festival, il 22, sarà all'insegna dell'America più trascinante, quella di Gershwin e Bemstein, con Yoram David e dirigere Bruno Canino e l'Orchestra del Regio. Anche l'Orchestra Nazionale della Rai darà il suo contributo al capitolo americano, suonando l'8 con David Alan Miller sul podio. Rientrano nella serie classica di tradizione naturalmente la proposta bachiana (secondo Libro del «Clavicembalo ben temperato») di Evgeni Koroliov e una bella serie di concerti con esecutori torinesi: un doppio e amplissimo appuntamento schubertiano (che fornisce anche il destro per la presentazione di un nuovo libro), il «Requiem» di Jommelli con l'Accademia del Santo Spirito, l'oratorio «Jephte» di Carissimi con la Stefano Tempia. Invece l'Ensemble Antidogma Musica terrà fede alla sua vocazione per gli autori contemporanei, in questo caso tutti italiani. La ricerca dei punti di contatto fra i vari generi e anche, quindi, di consensi più allargati, suggerisce anche quest'anno itinerari dai risvolti etnici, come quelli della Band per matrimoni e funerali di Goran Bregovic, il jazz di Cassandra Wilson e la sbalorditiva vocalità asiatica di Sainkho Namtchylak. Altro ancora propone questa 22" edizione di Settembre Musica. E una sottolineatura meritano le belle canzoni che il 13 proporrà al Lingotto il cantautore Vinicio Capossela. Leonardo Osella Nel titolo, dal basso in alto Cassandra Wilson, Sainkho Namtchylak, Zubin Menta, Vinicio Capossela, John Harbison, MyungWhun Chung. musica Settembre UnPeTAtdCe n'è«risenSettemdi mecoltivspessosettorche ieccellinveceapparin gir«Clavipretaze patconsecerti sfarà alchimAltrccd«nvgintellinel sesimiletore. Tne conmegli1910 finestsuonae la inmusicdi straun'omquestdll

Luoghi citati: America, Usa