Un'antica infezione dà energia all'uomo

Un'antica infezione dà energia all'uomo CURIOSA SCOPERTA Un'antica infezione dà energia all'uomo POCHI sanno che le potenzialità del genere umano sono mólto migliorate in seguito ad una «infezione». Circa trecentomila anni fa, nel corno d'Africa, alcuni batteri, troppo deboli per sopravvivere nell'ambiente m cui si trovavano, si rifugiarono nelle cellule di una donna, fornendo loro, in cambio dell'ospitalità, un nuovo meccanismo di produzione di energia. Questi batteri erano infatti in grado di produrre energia bruciando zuccheri e grassi utilizzando l'ossigeno come comburente, secondo la via energetica definita «aerobica». Cosa che le cellule umane primitive non erano in grado di fare, avendo come unica via energetica quella «anaerobica», che non prevede l'intervento dell'ossigeno e che attraverso la «glicolisi incompleta» (scissione del glicogeno) determinata la formazione di acido lattico. Grazie a questa simbiosi da allora la specie umana ha un doppio meccanismo energetico e 1 acido lattico, originariamente scarto metabolico, può essere ancor utilizzato per produrre Atp, la molecola ad alto contenuto energetico, con vantaggi che sperimentiamo tutti i giorni. E il primitivo batterio è diventato parte integrante dell'armamentario cellulare umano sotto forma di «mitocondrio». Ogni cellula umana ha centinaia di mitocondri, che fungono da «centrale elettrica» dove viene prodotta l'energia necessaria per le incessanti attività dei sessanta trilioni di cellule che costituiscono il corpo umano. Questa affascinante ipotesi trova conferma nel fatto che i mitocondri hanno un loro peculiare genoma, diverso e indipendente da quello contenuto nel nucleo cellulare, probabile retaggio degli antichi parassiti. Un genoma costituito da una minuscola doppia catena, formata da 16.569 segmenti (contro gli oltre tre miliardi di quello della cellula ospite), che codifica per 13 proteine che vanno a costituire (insieme ad altre di origine cellulare) i complessi proteici della catena respiratoria, la prodigiosa macchina «aerobica» della cellula. Altra particolarità suggestiva è che il genoma mitocondriale viene ereditato esclusivamente per via materna: al momento del concepimento lo spermatozoo contribuisce infatti con metà del suo Dna nucleare, ma con nessuna molecola del Dna mitocondriale, che deriva invece interamente dalla cellula uovo. E' per questo motivo che si può dire che 1'«energia è femmina». La morale della storia potrebbe essere che la convivenza con esseri «diversi» può, alcune volte, essere apportatrice di progresso e di benessere reciproco. Antonio Tripodina

Persone citate: Antonio Tripodina

Luoghi citati: Africa