Brautigan: more grosse come diamanti neri

Brautigan: more grosse come diamanti neri Brautigan: more grosse come diamanti neri RECENSIONE Chiara -Simo nètti. C'È' una sostanziale differenza tra un banale accadimento Quotidiano e una storiella zen: il primo non ha alcuna importanza, mentre la seconda contiene solitamente una lieve saggezza che ci insegna a non avere un eccessivo quanto inutile attaccamento alla vita. I « 122 racconti zen» di Richard Brautigan sono! a dispetto del titolo, una raccolta di brevi cronache nonsense, redatte dall'autore beat di «La pesca delle trote in America», particolarmente adatte quando la canicola impazza, perché decisamente asciutte. In sé, il fatto che si possano raccogliere more grosse come «diamanti neri» sistemando assi di legno a mo' di ponte per raggiungere le più buone, che esistano uomini d'affari che vanno in Giappone solo per guardare i piedi delle ragazze giapponesi e che le donne che si vestono al mattino, siano molto, ma molto meglio di quando si spogliano la sera, può non significare nulla. E può non esserci una valida ragione per cui si decide di chiamare un taxi, di comprare quattro pesche, o di bere quintali di birra «Quando mi conoscono un po' meglio tutti iniziano a dirmi che bevo troppa birra. Non lo nego affatto. Perché dovrei? Non mi vergogno della birra» eppure, son cose che si fanno. Capita anche di cedere il posto in treno ad una triste, tristissima ragazza giapponese e di continuare a pensare a RECENCh-Simo SIONE ra ètti. ,lei soprattutto perché se non la si rivedrà più; skpuo adorare da lontano un paio di pantaloni azzurro cielo che fasciano lo splendido corpo di una ignara diciottenne, e ci si può fermare a pensare ai letti, «che aspettano l'immobilità di corpi addormentati, le capriole di amanti solleticati dalla primavera» o sollevare questioni filosofiche sull'essenza dei coni gelato: «Quando si ha a che fare con la realtà assoluta dei coni gelato, la parola dentro è estremamente positiva, mentre la parola addosso è negativa». Insomma tutto è letteratura, sembrerebbe suggerire Brautigan, oppure, tutto può non esserlo: ma se si legge con attenzione la confezione di una scatola di popeorn se ne può dedurre un grande insegnamento. «C'è ancora spazio per tante di quelle informazioni, in questo ventesimo secolo, che bisogna porre dei limiti da qualche parte, e io avrei tracciato i miei la volta successiva che avessi acquistato del popeorn. Avrei comprato una semplice busta di popeorn su cui non sarebbe stata scritta la parola "scrupoloso"». Richard Brautigan 12.2 racconti zen Einaudi Stile Libero, pp. 220, L. 15.000 RACCONTI

Persone citate: Brautigan, Richard Brautigan

Luoghi citati: Giappone