Idee e parole per governare il nuovo millennio di Mirella Appiotti

Idee e parole per governare il nuovo millennio LA RENTREE Novità della saggistica prossimamente in libreria di Mirella Appiotti Dalla «Teoria generale» di Bobbio al «Lessico della politica», lo zigzag di Enzensberger e il bilancio di Hobsbawm, con un occhio alla storia d'Italia Idee e parole per governare il nuovo millennio IL tempo e la storia sono una pasta sfoglia, per capirci qualcosa non si può seguire un pensiero lineare, ma procedere a salti, o a «Zig Zag» come ci consiglia Hans Magnus Enzensberger nelsuo nuovo «viaggio» tra Hitler, la Bosnia, i problemi dell'Europa e, guarda un po', le colpe degli intellettuali, in uscita da Einaudi. Il capitolo «Andature» prende l'instabilità (appunto) dell'andatura eretta a simbolo del modo di procedere del potere politico, che cerca ma non può avere equilibrio. Il «mago bavarese» sembra aver fotografato, involontariameiii e, il panorama della saggistica che anche l'editoria italiana sta per offrici in questo scorcio di anno-secolo-millennio. Infatti: «La politica è un canguro», la fanno così un po' tutti. Il Mulino vara un «Lessico della politica», 20 titoli a più voci, cominciando con «Rappresentanza» (Accarino), «Stato» (Portinaro), «Libertà» (Barberis), «Costituzione» (Fioravanti). Laterza propone il primo cd-rom, dal '47 a oggi dell'«Italia del '900», Scoppola, Tranfaglia e altri, e il 6° volume della Storia d'Italia di Sabbatucci - Vidotto. Edgar Morin, l'ottantenne alfiere del pensiero della complessità, con «I miei demoni», autobiografia-saggio affidata (complimenti) alla Meltemi, mette al torchio le ideologie del nostro secolo («Ubbidire ai propri demoni vuol anche dire non soccombere dinanzi a una nuova chiusura nell'etnia,, nella nazione o nella religione»). Controcanto fondamentale a Morin non potrà che essere il Bobbio della «Teoria generale della politica», testo unitario benché frutto di 40 saggi e del lavoro dell'allievo-collega Michelangelo novero (Einaudi) mentre im'approfondimento sul liberalismo sociale da Rosselli a Bobbio ha condotto Franco Sbarberi per Bollati Boringhieri a «L'utopia della libertà eguale», e Stefano Rodotà a aggiornare il suo «Repertorio di fine secolo» per Laterza che non teme di presentare anche un Marcello Veneziani su un tema molto «zigzagato», «Comunitari o liberal» ovvero «la nuova alternativa». Europa senza millenarismi: da «L'eredità di Weimar» di Gian Enrico Rusconi e Heinrich August Winkler per Donzelli che ha anche «L'Europa» testo inedito, e profetico, di Lucien Febvre, a «Yalta» di Jost Dieffer dal Mulino in uscita con «La rivoluzione militare», cioè la superiorità dell'Europa di Geoffrey Parker, a Luisa Passerini che ha dato al Saggiatore «L'Europa e l'amore». E poi «L'integrazione europea» di Sergio Pistone per l'Utet; il «1989» di Dahrendorf con un postscriptum « 10 anni dopo»; «L'Europa e 1 Islam-storia di un malinteso» di Franco Cardini e gli «Ebrei in Europa» di Anna Foa, entrambi per Laterza; «L'eterna solitudine» un altro drammatico Ben Jelloun su immigrazione-integrazione da Bompiani, «La costellazione postnazionale»(la globalizzazione secondo Habermas, per Feltrinelli). Arundhati Roy («Il dio delle piccole cose») sconvolta dal conflitto atomico India-Pakistan in «La fine dell' immaginazione» (Guanda) accusa la follia della politica. Il filosofo americano Rorty cerca «La sinistra per il prossimo secolo» (Garzanti). Si entra nel cuore disorientato dell'Italia degli ultimi decenni con: «L'antipolitica- drammi e miserie della sinistra italiana» di Giuseppe Cantarano (Donzelli); «Debole come una quercia-Il neoliberismo di sinistra» di Mauro Fotia ( Dedalo); «Eventi-Un secolo italiano» di Matteo Collura (Longanesi, che offre anche «Il disubbidiente» del faccendiere Pazienza). Ma sugli italici personaggi ci sono da Baldini: «La verità Sofiiantini» scritta dal medesimo; un « dilaniano, la mia scalata» di Giancarlo Mazzuca; un D'Alema di Fasanella) e, soprattutto, i «Mostri sacri» di Enzo Bettiza, «Il mio 900» di Bocca (entrambi Mondadori), «Odore di cipria» di Biagi da Rizzoli. Una biografia di Raffaele Mattiotli, «Il cappello del banchiere», autore Ugo Martegani per Sellerio, e gli «Scritti 1953-63» di Ugo La Malfa da Mondadori ci conducono a altri titoli irrinunciabili: i «Lavori in corso» di Vittorio Foa per Einaudi, cioè le scelte fondai ive della nostra repubblica in scritti clandestini '43-'46 e le «Bandiere rosse», i comunismi europei di Aldo Agosti (Edito¬ ri Riuniti). Da Laterza, Eric Hobsbawn, firma «Intervista sul nuovo secolo» (breve, lungo?). Dal Giubileo all'eternità. Poco del primo: da una storica di vaglia, Lucetta Scaraffia, «Il Giubileo» (Mulino); da Lorenzo Bianchi «Ad limimi Petti» (Donzelli); dai due Taralletto «L'Italia dei Giubilei» (Editori Riuniti); da Paola Cecchini un dissacrante «Habemus papam (Rubettino). Molto della seconda...: contro Bateson «La verità? E' altrove» di Ferrarotti (Donzelli); Gaarder nel «Libro delle religioni» (Neri Pozza); «Le parole della spiritualità» di Enzo Bianchi per Rizzoli che ha anche «Lamina del mondo», un James Hillman in colloquio con Silvia Ronchey e del quale torna «Anima», sorta di dialogo con Jung da Adelphi che annuncia il Severino di «L'anello del ritorno» (meditazione su Nietzsche) a sua volta presente da Rizzoli con «La buona fede». Luca Canali per Ponte alle Grazie ci porta «Da Cesare a Gesù»; Sgalambro per Adelphi al suo «Trattato dell'età», la vecchiaia ovviamente; Vigini con le Paolino sarà la nostra «Guida al Nuovo testamento»; da Marcus «Le note-Diario di bordo dell'anima» di Ludwig Hohl, il filosofo vicino a Canotti, in lotta con gli Editori Riuniti della «Storia dell'ateismo» di Georges Minois. Infine la grande domanda di Rusconi (Laterza): «Possiamo fare a meno di una religione civile?». Boccaccio, le donne, l'arte e (un po') di scienza. Ser Giovanni della tranquillità «visualizzato» in 3 volumi einaudiani, dipinti, codici documenti, 10 anni di lavoro di Vittore Branca con équipe internazionale. Per nulla tranquillo anche il nuovo saggio di Carla Benedetti (Feltrinelli): «L'ombra lunga dell'autore»; alias «è morto davvero l'autore»? Tutto il nostro secolo in gioco. Come ha fatto pure Davico Bonino nel «Lunario di fine millennio», 365 nomi tra letteratura e arti di tutto il mondo (da Einaudi con il «Dizionario delle, opere della letteratura italiana», 2000 titoli proposti da Asor Rosa, e il 2° tomo della «Storia del cinema mondiale» di Brunetta dedicato agli Usa). Da Bollati la «Storia della letteratura come provocazione» di Hans Robert Jauss (teoria della ricezione) e la «La tradizione del'900»diMengaldo. Altri stimoli: «Scrittori si nasce o si diventa» di Wallace Stegner (Archinto); «Demone e mito», carteggio Kerenyi-Furio Iesi 1964-68 (Quodlibet); «Il sistema letterario nella civiltà borghese» di U.Schulz Buschaus (Urucopli). Delle «Donne cattive», la Fòrt e la Dama bianca, la Baroni e Pupetta Maresca ci racconta Liliana Madeo (LaTartaruga); Lucia Motti fotografa «Le donne», specchio della società italiana ( Editori Riuniti); Erica Jonge si domanda «Cosa vogliono le donne»? e risponde «Pane,Rose, Potere, Sesso»...(Bompiani). Fukuyama provoca con «L'origine dell'ordine» (dopo la distruzione socioeconomica dei 60-70 arriva la Grande Ricostruzione, Baldini); Neil Gershenfeld spiega che succede «Quando le cose cominciano a pensare» (Garzanti) mentre sulle «Mappe della mente» Einaudi apre addirittura una collana. Il cercnio sembra chiudersi da Bollati con Alberto Gandolfi e la sua «Introduzione alla scienza della complessità»; diversa ma finitima a Morin. Però è bello salutare con Mondadori e il Tullio Regge di «L'universo immortale»: il cosmo non si esaurisce anzi si allarga: finalmente una parola amica. Peccato non esserci. Morin mette sotto torchio le ideologie del '900, Rusconi ritorna a Weimar, Bettiza racconta i «Mostri sacri». Il secolo di Bocca e la cipria di Biagi; l'anima di Hillman, e l'ora del Giubileo Hans Magnus Enzensberger Nb Bbbi Norberto Bobbio Edgar Morin Eric Hobsbawm James Hillman E James Hillman E Btti Enzo Bettiza