USA il cinema mangia la tv di Maurizio Molinari

USA il cinema mangia la tv Mega-fusione fra Viacom e Cbs: il nuovo gigante delle telecomunicazioni lancia una sfida globale a Time Warner e Bill Gates USA il cinema mangia la tv Maurizio Molinari inviato a NEW YORK I L nuovo impero globale delle comunicazioni media nasce da Titanio e Beautiful: il colosso dell'intrattenimento «Viacom» (che produsse Titanio attraverso la «Paramount») ha acquistato il primo network televisivo degli Stati Uniti «Cbs» (produttore di Beautiful) facendo nascere un'azienda nel settore dei media il cui valore stimato è di 80 miliardi di dollari, pari a circa 150 mila miliardi di lire. Una cifra che spazza via ogni record precedente anche per Wall Street, dove l'operazione «Walt Disney-Abs» si era fermata nel 1996 a «soli» 19,4 miliardi di dollari. «Oggi siamo diventati l'azienda leader dei programmi di news, di intrattenimento, di produzione, di radiofonia e siamo pronti a sfidare la Microsoft, di Bill Gates» ha affermato Mei Karmazin, amministratore delegato della Cbs, al termine della conferenza stampa a New York che era stata aperta dal presidente di Viacom, Sumner Redstone, con l'annuncio solenne della mega-fusione, ovvero di «un evento rivoluzionario destinato ad avere ripercussioni in tutto il mondo, perché da oggi siamo diventati il maggiore vettore di pubblicità nel mercato globale delle telecomunicazioni». Più che un'acquisizione fra i due è stata firmata un'alleanza che vuole essere di lungo termine: il 76enne Redstone diventa il presidente della «Nuova Viacom» ma i suoi vice vengono avviati ad «altri incarichi» e Karmazin, 56 anni, sarà il numero due assoluto, continua a controllare la «Cbs» ed è destinato a succedergli. L'accordo sull'acquisto del gruppo «Cbs» da parte della «Viacom» per 34.45 miliardi di dollari (oltre 62 nula miliardi di lire) è il risulta-,, to di una lunga trattativa che è riuscita a sorprendere Wall Street e che offre ad entrambi i partner la possibilità «di diventare più potenti oggi, più competitivi subito e migliorare i profitti in futuro» come ha spiegato Jessica Reif-Cohen, analista finanziaria della «Merrill Lynch». La Borsa di New York ha reagito positivamente, premiando sia le azioni della Viacom (+6,1 per cento) che quelle della Cbs (+2,7 per cento). Per l'America è la notizia del giorno. La «Cbs» non ha solo portato nelle case il nuovo metodo di informazione ma è stata la sigla con cui gli americani hanno scoperto la tv e i suoi volti - da Edward Mur- row a Walter Cronkite - sono entrati nella storia di questi anni. Il più grande successo di Murrow fu il programma Persoli to Person, con le prime interviste in diretta di singoli cittadini da casa loro sui tempi del giorno. Di Cronkite si racconta che quando nel 1968 disse in diretta dagli schermi della «Cbs» «questa guerra (in Vietnam, ndr) non si può fare», l'allora presidente Lyndon Johnson rimase così colpito da decidere di non ricandidarsi più alla Casa Bianca. Ma anche per il resto del mondo la «Nuova Viacom» è cosa assai concreta: dopo le videocassette sotto casa, i film di prima visione, le soap-opera interminabili, ora Redstone e Karmanzin hanno in mente nuovi prodotti per il mercato globale: a cominciare da quelli on-line, la nuova frontiera della comunicazione. I primi frutti del patto di New York saranno immediati. La fusione consentirà alla «Cbs» di poter usufruire degli studi e delle strutture di produzione della «Viacom» per realizzare programmi di informazione e show televisivi mentre la «Viacom» potrà godere del grande bacino di audience della «Cbs» per diffondere i propri prodotti di intrattenimento e, soprattutto, per raccogliere pubblicità in proporzioni «che mai nessuno ha potuto immaginare» ha ammesso Redstone accecato dai flash. L'accordo però ha un valore che va al di là dell'operazione di mercato, perché non sarebbe stato possibile senza una modifica dei regolamenti sulle telecomunicazioni vigenti negli Stati Uniti: poco meno di un mese fa la Federai Communication Commission (l'Ente americano per i media) ha deciso di modificare le norme vigenti, che impedivano ad un'unica azienda di controllare più di un network in ogni area urbana del Paese. Un'altra norma, anch'essa ora abolita, prevedeva l'impossibilità di possedere al tempo stesso il network e la società di programmazione. Cadute le barriere legali alle grandi fusioni dei media, la «Nuova Viacom» ha avuto luce verde. Redstone davanti ai microfoni non ha nascosto l'emozione: «Siamo veri pionieri dei media nell'era della globalizzazione, questa fusione fra uguali farà storia, ve lo assicuro, e non solo negli Stati Uniti». L'entità delle attività dei due gruppi - che si erano divisi nel 1971 ed ora si riuniscono è impressionante. Ai nastri di partenza della sfida con gli altri colossi del settore, come «Time Warner» e «Walt DisneyAbc», la «Nuova Viacom» si presenta con tutti i numeri per distanziare gli avversari. Nella tv via cavo la corazzata è il network della «Mtv» e nella pay-tv è il «Movie Channel» che trasmette film senza sosta: entrambe affiancate da altre stazioni di successo. Poi c'è il network radiofonico «Infinity Broadcasting» che con 163 stazioni è il maggiore circuito di diffusione di musica del pianeta. La mega-tv sommerà invece 34 emittenti locali: 15 della «Cbs» e 19 di «Viacom». E ancora: il colosso cinematografico della «Paramount», la casa editrice «Simon & Schuster», la catena di distribuzione di videocassette «Blockbuster», i parchi di in¬ trattenimento per 13 milioni di visitatori l'anno. «Saremo la prima azienda nel settore dei media nel XXI secolo» ha detto Mei Karmazin, tornando più volte sui progetti che riguardano Internet. Al momento la comunicazione on-line non è il punto di forza, ma è qui che numerose fonti di Wall Street prevedevano ieri i maggiori investimenti in vista di una sfida informatica a livello planetario con la Microsoft di Gates, che ieii ha mantenuto un rigoroso silenzio. Ieri l'annuncio solenne: «Siamo veri pionieri dei media, questa operazione farà storia, non solo in America» a 5 2 -,, è l i Para&souni Pictures fi Aitando leader nella produzione cinematografica fcrndola nei 1912,2500 peìiicole prodotte ha cui rarrest Gump, Braveheart, Tifante (foto flato) t Patrks parchi di ento negli riodo con i di visitatori l'anno Jran^W^ql» ' '$ BlockfewsJer Vide* distribuzione mondiale di videocassette, 6000 ' negozi in 27 Paesi Simon & Schuslor » Casa editrice, nella passata stagione 64 titoli nell'elenco dei più venduti del New York Times Tv vie «avo ■ 15 stazioni fra cui Mtv, Mtv2, Nickelodeon, VH1 e.Tnn Paytv ■ Show Time Network, Movie Channel, $bi; National proiezione in Uso, Gran Bretagna e Sud America row a Walter Cronkite - sono entrati nella storia di questi anni. Il più grande successo di Murrow fu il programma Persoli to Person, con le prime interviste in diretta di singoli cittadini da casa loro sui tempi del giorno. Di Cronkite si racconta che quando nel 1968 disse in diretta dagli schermi della «Cbs» «questa guerra (in Vietnam, ndr) non si può fare», l'allora presidente Lyndon Johnson rimase così colpito da decidere di non ricandidarsi più alla Casa Bianca. Ma anche per il resto del mondo la «Nuova Viacom» è cosa assai concreta: dopo le videocassette sotto casa, i film di prima visione, le soap-opera interminabili, ora Redstone e Karmanzin hanno in mente nuovi prodotti per il mercato globale: a cominciare da quelli on-line, la nuova frontiera della comunicazione. I primi frutti del patto di New York saranno immediati. La fusione consentirà alla «Cbs» di poter usufruire degli studi e delle strutture di produzione della «Viacom» per realizzare programmi di informazione e show televisivi mentre la «Viacom» potrà godere del grande bacino di audience delCbs Tv - La tv con i maggiori ascolti nel 1998-99, network di 15 stazioni nazionali di cui 7 leader nelle rispettive aree di diffusione; produce fra l'altro le soap operas Beautiful (foto sopra), Sentieri, Febbre d'amore, Chicago Hope Cbs Cablo ■ 2 network nazionali Inffinlly Radio ffi Radio più diffusa al mondo, leader delle trasmissioni musicali, 163 stazioni La Columbia Broadcasting System è una delle tre storiche emittenti televisive americaninsieme alla Nbc (National Broadcasting Corporation) e alla Abc (American Broadcasting Corporation). Da sempre specializzata nei notiziari, la Cbs può definirsi il luogo di nascita degiornalismo televisivo. Sui suoi schermi sono apparsi leggendari cronisti come Edward Murrow. che commentò la seconda guerra mondiale, Walter Cronklte, conduttore del notiziario serale sin dal 1961 e considerato dagli ascoltatori l'uomo più credibile d'America, Dan Rather e molti altri. La Cbs cominciò la programmazione nel 1939 dal Chrysler Building di New York, in aperta concorrenza con la Nbc, che trasmetteva contemporaneamente dall'Empire State Building. Fino alla metà degli anni Settanta la competizione fra i due network ha visto la Cbs in netto vantaggio. Poi. con l'avvento dell'Abnel 1943, gli ascolti subirono un lieve calo. Nel corso del tempo la Cbs ha cercato di migliorare il più possibile il servizio di informazione e la copertura di avvenimenti internazionali, lino a dar vita a un'agenzia che fornisce ogni giorno immagini via satellite alle emittenti di tutto il mondo. USA il cinema mangia la tv La Columbia Broadcasting System è una delle tre storiche emittenti televisive americane, insieme alla Nbc (National Broadcasting Corporation) e alla Abc (American Broadcasting Corporation). Da sempre specializzata nei notiziari, la Cbs può definirsi il luogo di nascita del giornalismo televisivo. Sui suoi schermi sono apparsi leggendari cronisti come Edward Murrow. che commentò la seconda guerra mondiale, Walter Cronklte, conduttore del notiziario serale sin dal 1961 e considerato dagli ascoltatori l'uomo più credibile d'America, Dan Rather e molti altri. La Cbs cominciò la programmazione nel 1939 dal Chrysler Building di New York, in aperta concorrenza con la Nbc, che trasmetteva contemporaneamente dall'Empire State Building. Fino alla metà degli anni Settanta la competizione fra i due network ha visto la Cbs in netto vantaggio. Poi. con l'avvento dell'Abc nel 1943, gli ascolti subirono un lieve calo. Nel corso del tempo la Cbs ha cercato di migliorare il più possibile il servizio di informazione e la copertura di avvenimenti internazionali, lino a dar vita a un'agenzia che fornisce ogni giorno immagini via satellite alle emittenti di tutto il mondo.