La catastrofe del mondo presente annulla le distanze fra scienziati e creduloni di Fabrizio Rondolino

La catastrofe del mondo presente annulla le distanze fra scienziati e creduloni La catastrofe del mondo presente annulla le distanze fra scienziati e creduloni Fabrizio Rondolino LA rimozione della morte nella società d'oggi s'accompagna alla sua commercializzazione e alla sua spettacolarizzazione: esistono ormai in America (e forse anche in Europa) i cimiteri per cagnolini, le tombe con l'aria condizionata, le agenzie che offrono di mandare in orbita le ceneri del defunto o di creare una 'tomba virtuale'' su Internet. Di questo (e di molto altro) scrive Marco d'Eremo nel suo affascinante Lo sciamano in elicottero. Per una storia del presente, un tentativo di render conto della contemporaneità come se si trattasse di un'epoca remota. L'autore, che ha una laurea in fisica e scrive sul Manifesto, racconta nella prima parte del libro 39 "esempi." di spaesamento, 39 storie afferrate fra le pieghe dei giornali, soprattutto stranieri, e riproposte perché emblematiche. Di che cosa? La seconda parte del libro, di andamento saggistico, tenta di dare una risposta. La modernità, o forse sarebbe meglio dire la contemporaneità, è un gigantesco frullato che annulla le distanze, ogni forma di distanza: quella spaziale, prima di tutto ("Non ci ricordiamo più del mondo che richiedeva una giornata per compiere cento chilometri"), ma anch'; quella temporale, e poi quelle etiliche, quelle culturali e così via. La mondializzazione di cui tanto si parla, e qualche volta a sproposito, va di pari passo con un processo di disintegrazione, di atomizzazione dei comportamenti sociali e dei consumi culturali, dove il dato di fondo è la progressiva perdita di peso (e di senso) di un centro ordinatore comunque inteso. D'Eramo racconta per esempio di un serial giapponese che spopola in Iran, e la cui protagonista femminile, Oshin, s'è oramai sostituita a Fatima nell'immaginario delle donne islamiche; del cortocircuito tradizione-modernità che avvolge la comunità amish (niente luce elettrica nelle case, ma, in compenso, fast food con le cameriere sui pattini a rotelle, come nel film American Graffiti); della fede incrollabile negli Ufo. Proprio qui - nella cosiddetta ufologia - s'annida un problema fondamentale, una peculiare caratteristica della contemporaneità: il mondo di oggi, che immaginiamo pervaso di razionalità e di conoscenza scientifica come mai era accaduto in passato, è anche, e contemporaneamente, un mondo di creduloni, un mondo credulone. Di nuovo le distanze sono annullate, e fra astrologia e medicina, new age e illuminismo i confini sembrano mescolarsi, le barriere cedere, la confusione crescere. I) pregio maggiore dello Sciamano in elicottero sta nell'assenza di ogni moralismo. Forse perché i maestri di d'Eramo sono francesi più che tedeschi, una certa leggerezza di tocco consente all'autore di disegnare un paesaggio assai poco incoraggiante senza per questo condannarlo. Descrivere la catastrofe senza essere catastrofisti è la cifra di questo racconto-saggio. Marco d'Eramo Lo sciamano in elicottero Feltrinelli pagine 243. lire 23.000

Persone citate: D'eramo, Marco D'eramo

Luoghi citati: America, Europa, Iran, Ufo