Benetton punta su Autostrade
Benetton punta su Autostrade Benetton punta su Autostrade Offerta preliminare di Edizione Holding Domani le candidature al vaglio delVlri ROMA aC. Gilberto BenettBenetton prosegue la sua marcia verso Autostrade, della quale Tiri è pronta a mettere in vendita il 30 per cento del capitale azionario (ne detiene l'86 per cento). Il gruppo di Ponzano Veneto ha confermato ieri - giornata in cui scadeva il termine di presentazione delle offerte -, che la cordata che guida ha presentato un'offerta preliminare per circa il 16% del nocciolo duro della società con Edizione Holding (gruppo Benetton). La corsa per la privatizzazione di Autostrade entra così nel vivo e già laprossl ma settimana potrebbe far regi- . strare un nuovo passo avanti, con l'approntamento della «short list», la rosa più ristretta di candidati invitati a partecipare in un secondo momento alla due diligence, la fase che precede le offerte definitive e vincolate da fideiussione bancaria. Domani il consiglio di amministrazione dell'Iri esaminerà le offerte, non vincolanti. Sempre la prossima settimana, potrebbe svolgersi anche un consiglio di amministrazione della società guidata da Giancarlo Elia Valori. La cordata è organizzata dalla banca Rotschild ed è composta dalla spagnola Autopistas con il 4%, Cassa di risparmio di Torino con il 4%, Ina con il 2%, Unicredit ed un gruppo di imprenditori emiliani che fanno capo a Guidalberto Guidi e alla finanziaria Felsinea con il 2-2,5%. Una cordata alla quale potrebbero aderire anche altri soggetti che in un primo momento si erano presentati da soli come ad esempio il gruppo Gavio, cui fa capo l'autostrada Torino-Milano. Se, dunoue, dopo le prime manifestazioni di interesse resentate il 16 luglio scorso le ordate erano 3 e 8 i soggetti ndividuali, da ieri la rosa otrebbe essersi notevolmene ridotta o aver trovato nuove onfigurazioni. A manifestare il proprio ineresse per la privatizzazione di Autostrade erano stati anhe alcuni gruppi e fondi comuni di investimento esteri. Le autostrade portoghesi e quelle greche, però, avevano anteposto all' investimento in Italia la propria privatizzazione, mentre sembra più determinato il gruppo bancario australiano Macquarie che potrebbe essere ancora in gara. Tra gli interessati ad Autostrade c'era anche il colosso americano della ristorazione McDonald's. Come ha fatto capire il presidente dell'In, Gian Maria Gros Pietro lo scorso week end a Cernobbio, «ci potranno essere accordi successivi tra chi ha già manifestato interesse e anche aggregazioni a cordate già formate». La vendita dell'86 per cento della Società Autostrade dovrebbe far entrare nella cassa dell'Ili circa 15 mila miliardi, dal momento che il titolo si è rivalutato nell'ultimo anno del 52%. L'operazione prevede l'assegnazione di una quota del 30% a un nucleo stabile, con un premio di maggioranza^ un'offerta pubblica di vendita per il restante 56%. L'incasso finirà direttamente all'Iri, che soltanto l'anno prossimo, redigendo il proprio bilancio e assegnando un dividendo straordinario, potrà remunerare il Tesoro, suo azionista. In vista della sua privatizzazione, la Società Autostrade ha messo a punto lo scorso 20 agosto il nuovo piano industriale, che prevede 17 mila miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni. (r. e. s.] Gilberto Benetton
Persone citate: Edizione Holding, Gian Maria Gros Pietro, Giancarlo Elia Valori, Gilberto Benetton, Guidalberto Guidi
Luoghi citati: Autostrade, Cernobbio, Italia, Milano, Roma, Torino
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