Il superbatterio è in Italia Bimbo salvalo in extremis di Paolo Lingua
Il superbatterio è in Italia Bimbo salvalo in extremis Genova: resiste a tutti gli antibiotici, ma un farmaco nuovissimo è riuscito a fermarlo. I medici: casi in aumento Il superbatterio è in Italia Bimbo salvalo in extremis Paolo Lingua GENOVA Anche a Genova, dopo i due drammatici casi di Glasgow in Scozia (nei quali hanno perduto la vita due anziani pazienti), ha fatto la sua inquietante comparsa lo stafilococco «Visa», il batterio che resiste agli antibiotici. L'esito del caso genovese, però, è stato felice, perché il micidiale batterio, che aveva attaccato un bimbo ricoverato all'ospedale pediatrico «Gasimi», è stato affrontato con un farmaco speciale - nel caso il Synercid prodotto soltanto in Francia e non ancora presente negli stessi Stati Uniti. Il bambino, così, è stato salvato. Il caso s'era verificato in modo imprevedibile: il bimbo era stato ricoverato con gravi sintomi e un allarmante stato febbrile. S'era accertato che il piccolo era vittima di mi'infezione provocata dall'applicazione di una protesi. Dopo aver riscontrato una resistenza dei germi infettivi alle cure antibiotiche tradizionali si è arrivati all'identificazione del temibile «Visa» e si è riusciti («anche con un po' di fortuna» commentano al Gasimi») a guarire l'ammalato. Il fatto è avvenuto in luglio, ma se n'è data soltanto ieri la notizia, alla vigilia di un importante convegno internazionale, nel quale il professor Dante Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'Università di Genova, svolgerà una approfondita relazione. «Per la verità - sorride il professor Bassetti - ho diffuso la notizia avendo in mente l'obiettivo di tranquillizzare l'opinione pubblica. Il mio messaggio voleva essere molto semplice (ed era diretto sia alla gente comune sia ai colleghi medici, soprattutto quelli di base): non vi spaventate e non allarmatevi. Piuttosto seguite le terapie, individuate l'eventuale «resistenza» dell'infezione e adeguatevi alle cure prescritte». In parole povere, il professor Bassetti non ritiene «che si debba drammatizzare», anche se «non si deve abbassare la guardia». I batteri, insomma, sono insidiosi, ma come è successo a Genova, con un po' di sangue freddo e con un po' di perizia, si possono battere. I casi sono ancora pochi (oltre a quelli scozzesi e a quello genovese, ci sono precedenti negli Usa, in Francia e in Giappone), ma, come spiega sempre il professor Dante Bassetti, sta emergendo una costante nota nella clinica medica: lo stafilococco, di cui esistono infinite specie, può, sovente, «resistere agli antibiotici». Precisa il docente: «Questo non vuol dire, sia chiaro, che gli antibiotici sono superati e che debbono esser buttati via. Sono sempre utilissimi nella terapia. Solo che possono essere somministrati con criteri nuovi, soprattutto non tutti gli antibiotici vanno bene per tutti i batteri». Secondo il professor Bassetti la vera preoccupazione per l'avvenire - la questione assume un aspetto particolarmente delicato nel caso delle infezioni dei bambini e dei neonati: questo è l'impegno delle équipes di specialisti del Gaslini - riguarderà semmai anche i farmaci più sofisticati, come quello che ha consentito di guarire il bimbo di Genova: nel giro di qualche tempo potrebbero essere inefficaci, perché i batteri fanno in fretta a «recuperare la loro capacità di resistere». Un altro problema da affrontare con un potenziamento delle strutture e delle tecnologie, sempre secondo il clinico genovese, sarà d'ora innanzi legato allo stato dei laboratori, soprattutto quelli collegati alle università, agli ospedali regionali e agli istituti di ricerca. «Non tutti infatti dice Bassetti - sono in grado di isolare e di individuare germi e virus. Possono nascere confusioni ed errori che possono portare a casi irrimediabili, come quelli che si sono verificati in Scozia, che io mi sentirei di definire eccezionali, anche se, purtroppo, non unici in assoluto». Il professor Bassetti conferma che la resistenza degli stafilococchi alle terapie può anche essere causata dall'abuso o dalla cattiva somministrazione degli antibiotici: la diffusione della terapia, in parole povere, porta con sé la «tolleranza». «Siamo un po' alle prese con la leggenda del re Mitridate - conclude il docente - che a forza di assumerne in piccole dosi s'era reso immune ai veleni».
Persone citate: Bassetti, Dante Bassetti, Gaslini, Mitridate
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