«Ricompattiamoci contro la destra»

«Ricompattiamoci contro la destra» Il leader del Pdci: solo così si possono fare le riforme e un Welfare di sinistra «Ricompattiamoci contro la destra» Cossutta: ma a Bertinotti chiediamo più serietà ROMA Una «risposta compatta, forte ed efficace del governo e di tutto il centrosinistra»: questo il rimedio indicato da Armando Cossutta all'attacco «crescente, molto forte del Polo e dei poteri forti sferrato al governo ed alla maggioranza». Due i terreni indicati dal presidente del Pdci sui quali la maggioranza deve agire: le riforme e un nuovo Stato sociale di sinistra». Il presidente del Pdci, dopo la direzione del partito, in una conferenza stampa tenuta a Montecitorio, ha detto che i comunisti italiani sono disponibili al confronto sulla riforma del sistema pensionistico, ma solo in vista di una verifica dei dati globali nel 2001 e, soprattutto nel contesto di un rilancio dello Stato sociale. «La coesione - ha detto Cossutta - può essere ritrovata sulle riforme e sulla politica economico sociale nel contesto di un nuovo welfare di sinistra che comprenda anche la riforma delle (tensioni e, dunque, quest'ultima non deve entrare in alcun modo nella legge finanziaria; del resto i patti non lo prevedevano e vanno rispettati». Questi patti Cossutta si è dichiarato disposto a «discuterli apertamente, ma per eventuali correttivi se ne parla solo nel 2001». Sul trattamento di fine rapporto Cossutta ha detto che devono «scegliere i lavoratori» ed ha aggiunto che «la proposta del governo è coraggiosa e giusta. Si tratta di salario differito» e quindi «la soluzione potrebbe essere quella di affidare ai lavoratori stessi la scelta sull'utilizzo del Tfr». Cossutta si è dichiarato più propenso alla destinazione del Tfr ai fondi pensione integrativi. «Così - ha detto - sarebbe libero dal carico fiscale», mentre «in busta paga sarebbe penalizzato dalle tasse». Per una eventuale intesa tra Prc e centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 2000 Cossutta ha tirato in ballo Bertinotti. «A lui - ha detto - non chiediamo abiure, ma serietà. L'atteggiamento di Rifondazione sembra cambiato, ma Bertinotti deve conciliarsi con se stesso. Fino ad un mese fa ha paragonato il governo D'Alema a quello di Berlusconi ed il segretario di un grande partito alla Confindustria. Chi vuole aggregarsi con noi contro le destre è benvenuto, ma a Bertinotti chiediamo serietà, abbiamo il diritto di chiederlo». [r. i.J Il presidente dei Comunisti italiani Armando Cossutta

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