Referendum, la Bonino «Traguardo raggiunto»
Referendum, la Bonino «Traguardo raggiunto» «Ci sono le firme». Ma Pannella è cauto Referendum, la Bonino «Traguardo raggiunto» E' subito polemica con Berlusconi: il Polo non ci ha aiutati, ci vedremo alle elezioni La coppia Bonino-Pannella ha funzionato ancora. Dopo l'allarme «gridato» perché temevano di non raggiungere le firme necessarie ai venti quesiti referendari, ieri i toni dei due esponenti radicali erano ben diversi. Parla di «vittoria annunciata», Emma Bonino, che aggiunge: «Fra quattro-cinque giorni potremo raggiungere la quota di garanzia di 600 mila firme». E a questo punto si regolano i conti con Berlusconi, a cui i referendari hanno mdirizzato una lettera aperta a tutta pagina sul Foglio di ieri: «Ci ha lasciato soli in questa battaglia. Ne riparleremo alle prossime elezioni», scrivono minacciosi. Marco Pannella inoltre risponde a chi, tra la maggioranza, potrebbe avere «tentanzioni di elezioni anticipate»: «Lotteremo perché ci siano prima i referendum e poi le elezioni. Ma se si dovrà andare al voto anticipato, peggio per loro. Non ci butteremo dalla finestra. Se preferiscono che rappresentiamo l'alternativa al regime prima, facciano pure...». Il messaggio vale anche per l'opposizione: «190% degli elettori del Polo sono d'accordo con la sottoscrizione dei referendum. Allora, se non si vuol tener conto delle posizioni dei vertici, almeno si tenga conto dell' elettorato», incalza Pannella. I radicali, poi, respingono le contestazioni sul rimborso spettante ai comitati promotori. Ne aveva parlato per primo il presidente delle Acli Luigi Bobba, poi l'Unità ha ripreso la polemica scrivendo che ai radicali spetterebbero «12 miliardi per le firme raccolte per i 20 quesiti referendari». La Bonino si è arrabbiata: «Il presidente delle Acli Bobba ha dato i numeri. Se uno conoscesse la legge, saprebbe che è previsto un rimborso massimo di cinque miliardi l'anno da dividere tra i comitati promotori». «Ma la cosa più importante - aggiunge - è che con uno dei nostri referendum intendiamo eliminare questa norma». «Quello di Bobba prima e di Folena poi polemizza Pannella - è solo un Emma Bon no piccolo attacco da retrobottega, da sacrestia. Anche perché noi abbiamo cominciato a parlare dei 20 referendum molto prima dell'entrata in vigore di questa legge sul rimborso che porta la data del 3 giugno». «Anzi - conclude - abbiamo pubblicizzato preventivamente le spese referendarie che, ripeto, si aggirano intorno ai 50 rnuiardi. C'è comunque, un punto da chiarire. Bobba ha smentito di aver fornito cifre e allora chi le ha date, l'Unità o Folena?». Il quale Folena non tarda a replicare: «Non temiamo i referendum, ma sarebbe anche interessante sapere da dove vengono le risorse finanziarie di cui si è fatto un grandissimo dispendio in questa campagna». La flemma del numero due della Quercia riflette gli umori di Palazzo Chigi, dove pare che circolino altre statistiche: quelle che registrano che, negli anni, più alto è stato il numero dei quesiti sottoposti e meno sono stati votati dagli elettori. Ma per i radicali ora è solo il momento del "successo", che «non devono dividere con nessuno» dal mo mento che sono stati lasciati «soli», sottolinea Marco Cappato. Però sulla lettera aperta a Silvio Berlusconi, pubblicata a paga mento, lasciano uno spiraglio per «una ripresa di dialogo leale, pubblico, impegnativo». «Siamo contro questa destra così simile a questa sinistra», scrivono e chiedono al leader di Fi di costruire insieme un Polo liberale «e non democristiano», invitandolo «a tornare agli obiettivi, agli ideali, alla chiarezza» che nel '94 vide «se non uniti quan to meno convergenti per una alternativa liberale e antipartitocratica» Forza Italia e radicali. La conclusione è comunque un «arrivederci» «Se non vorrai prima, al momento della tenuta dei referendum o delle elezioni politiche, anticipate e abbi nate alle regionali...». Con un duro monito: «Stai portando al disastro e non al trionfo, l'alternativa liberale al regime», [p. cav, Emma Bonino
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- J^el gesta atla rxtio «.
- Un nuovo premio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Una giornata di tensione
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy