Il Russiagate di E. St.

Il Russiagate Il Russiagate Gore: con l'ex Urss meglio essere amici WASHINGTON Accusato di aver condotto una politica «troppo comprensiva» nei confronti della Russia, dove dilaga la corruzione, Al Gore, candidato democratico alla Casa Bianca, si difende: «I russi - ha detto il vicepresidente americano - hanno trecentomila armi nucleari ed è importante avere rapporti stretti con loro». In un'intervista telefonica concessa a «Usa Today», Gore ha deciso di affrontare la questione dello scandalo russo. «Dobbiamo lavorare con loro per disattivare le testate nucleari, distruggere le rampe di lancio dei missili e far sì che queste armi non cadano nelle mani sbagliate», ha detto il vicepresidente Usa. Gore ha anche ripetuto la «tirata d'orecchi» affidata domenica al «Washington Post» da Samuel Berger, consigliere per la sicurezza nazionale: la Casa Bianca aveva protestato e protesta con il presidente russo Boris Eltsin perchè mise il veto a una legge contro il riciclaggio di denaro sporco. Il delfino di Clinton ha poi assicurato che la politica Usa di apertura nei confronti della Russia e l'appoggio dell'amministrazione ai programmi del Fondo monetario internazionale non muteranno per colpa degli scandali di questi giorni. «Abbiamo sempre interesse - ha spiegato a portare avanti la stabilizzazione della Russia il più possibile, a cominciare dall'edificazione di un sistema finanziario trasparente». Intanto, fonti dell'Fmi hanno riferito che l'originaria missione moscovita per negoziare una nuova tranche di crediti si è tramutata in una sorta d'ispezione sulla banca centrale russa e sul ministero delle finanze. Fmi e Al Gore sono da giorni nel mirino dei repubblicani per via dello scandalo del riciclaggio. «Al Gore è stato alla guida della nostra politica nei confronti della Russia», ha detto il senatore repubblicano Mitch McConnel, per il quale «Gore ha trattato la questione come se noi dovessimo aver paura di essere esclusi dalla lista dei regali di Natale di Boris Eltsin». Nelle prossime settimane il Congresso Usa comincerà a discutere dello scandalo del riciclaggio alla Bank of New York e della politica che Casa Bianca e Fmi hanno scelto sul fronte russo. La commissione bancaria del Senato sta conducendo la fase istruttoria e gli osservatori politici di Washington sono concordi nel ritenere che il fango del «Russiagate» rischia di essere un tema della campagna per le pre sidenziali Usa del 2000. [e. st.]

Persone citate: Al Gore, Boris Eltsin, Clinton, Mitch Mcconnel, Samuel Berger

Luoghi citati: Russia, Urss, Usa, Washington