Cossiga va dal Professore un nuovo «centro» di Fabio Martini

Cossiga va dal Professore un nuovo «centro» INCONTRO A SORPRESA IL 22 SETTEMBRE A BRUXELLES Cossiga va dal Professore un nuovo «centro» retroscena Fabio Martini ROMA SJ^erano tanto amati, si " erano bruscamente separati e ora torneranno a stringersi la mano: Francesco Cossiga e Romano Prodi hanno fissato un appuntamento per martedì 22 settembre in quel di Bruxelles. Con un piccolo colpo di teatro preparato in silenzio, i duellanti che sembravano irriconciliabili, si vedranno esattamente una settimana dopo il voto di «fiducia» concesso dall'Europarlamento alla Commissione Prodi. Quel giorno il Professore dovrebbe essere presidente effettivo e dunque l'incontroriappacificazione su uno scenario europeo finirà per avere jj un significato ancora più for-S te. Tanto più che, in vista di questo inatteso appuntamento proprio ieri Cossiga ha fatto diffondere una nota nel- la quale si fa alfiere della costruzione di un «centro, per cosi dire, degasperiano» e nel quaìo «siano unite le forze cho costituivano il centro democratico tradizionale». Nella nota cossighiana scompaiono tutte le ironie finora riservate a Prodi: per Cossiga, il nuovo centro dovrà «tener conto dei Democratici di Prodi» che «per il suo prestigio personale», «può avere ancora un grande ruolo nella politica italiana». L'obiettivo finale? «Impedire che il centro-sinistra», sembrando soltanto di sinistra, apra «le porte alla sicura vittoria di Berlusconi». Sono ricominciate le grandi manovre al centro? In vista delle elezioni europee comincia a prendere forma quel Grande Centro competitivo con i Ds, di cui, per ora, si è soltanto chiacchierato? Per il momento il vis-àvis del 22 a Bruxelles si profila come l'occasione per tentare di ricostruire un rapporto personale che sembrava compromesso. L'incon¬ tro segna il coronamento di un riavvicinamento cercato da Cossiga e favorito dal lavorìo sotto traccia di alcuni ambasciatori. Non era semplice sciogliere le diffidenze e i risentimenti di Prodi, che non ha mai dimenticato di essere caduto quando si è stretta la tenaglia BertinottiCossiga. Ma tra i tanti ospiti che in agosto sono transitati nel «castello» di Prodi a Bebbio sull'Appennino reggiano, è passato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Gian Guido Folloni, a suo tempo entrato al governo in quota Udr. Già direttore di Avvenire, un rapporto diretto con Cossiga, Folloni è di Scandiano come Prodi e ha sempre mantenuto un filo diretto con il Professore, tanto più che la casa in montagna dei Folloni è a pochi chilometri da quella dei Prodi. Certo, il Professore non ha mai dimenticato la declamata ostilità dell'ex Capo dello Stato alla sua nomina all'esecutivo europeo con quella candidatura di Giuliano Amato, lanciata proprio nei giorni precedenti alla scelta dei capi di governo europei. Ma alla fine Prodi si è lasciato convincere e il nome di Cossiga appare nella agenda del Presidente della Commissione europea per il 22 settembre. Impossibile capire se quell'incontro potrà aprire nuovi orizzonti nella emotivissima politica italiana. Dice Enrico Letta, ministro popolare per le Politiche comunitarie: «Una Federazione di Centro incardinata su Prodi in linea teorica unisce tutti. Il problema è capire quanto sia concretamente realizzabile una proposta di questo tipo fatta in nome dell'ex democristianità». E uno dei pochi ex democristiani che abbia mantenuto influenza come Ciriaco De Mita chiosa così Cossiga: «Ognuno corre dove pensa ci sia già il raccolto, ma nessuno semina...». Ma a quanto pare c'è un personaggio che da qualche settimana si è messo è seminare nell'area non diessina: il ministro del Tesoro Giuliano Amato. Nell'ultimo consiglio dei ministri, seduto tra Folloni e Letta, l'ex presidente del Consiglio ha chiacchierato con i suoi vicini, incoraggiando «tutte quelle iniziative che servano a riaggregare». E' la conferma di un tamtam secondo il quale qualcosa si sta muovendo anche nell'area socialista e laica: «E' ancora molto presto per parlarne - dice Enrico Boselli, segretario dei Socialisti democratici - e ancor prima che di competizio ne con i Ds, direi che si sta pensando a qualcosa che possa contribuire alla semplificazio ne all'interno del centro-sini stra». Per il momento ad un eclettico cartello Prodi-CossigaAmato non crede quasi nessuno, ma fino a qualche settimana sembrava davvero difficile immaginare che un giorno Romano Prodi e Francesco Cossiga si sarebbero di nuovo stretti la mano. Letta: ma è una proposta realizzabile? De Mita: ognuno corre dove pensa ci sia il raccolto, ma nessuno semina E spunta il nome di Amato, che incoraggia «tutte quelle iniziative che servano a riaggregare forze» L'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossigs

Luoghi citati: Bruxelles, Roma, Scandiano