Sofri: fate tornare Craxi in Italia di Adriano Sofri

Sofri: fate tornare Craxi in Italia Ma l'ex leader psi dalla Tunisia replica: vedo allontanarsi quel momento Sofri: fate tornare Craxi in Italia «Non si può far durare vent'anni quell'esilio» MILANO «Craxi deve tornare in Italia. Anche in Sud Africa fanno la riconciliazione con i boia e gli aguzzini, e si pretende di far durare venti anni il suo esilio ad Hammamet?». Lo sostiene Adriano Sofri, il quale, in una intervista al settimanale Tempi, che la pubblicherà sul prossimo numero, ha affrontato, oltre a quello di Craxi, anche il tema della giustizia in Italia: «Non esistono regole - scrive Sofri -. E quelle che ci sono vengono violate, l'esercizio istituzionale della giustizia è un pieno di ingiustizia». «Craxi alla lunga diventerà assolutamente ingovernabile dai suoi nemici - dice Sofri -. O loro trovano il modo per farlo tornare a casa e normalizzare questa situazione, oppure il tempo che passa fa ricordare alla gente che dopo tutto Craxi è un leader politico, un capo di governo ai cui piedi si prostrava la gran parte di quelli che oggi si dichiarano suoi nemici». Ricorda, infatti, l'ex leader di Lotta Continua: «Ci fu un tempo in cui gli stessi nemici più fanatici gli tributavano applausi trionfali al congresso della Cgil. C'è un imbarazzo di fronte a tutte queste cose. Ad un certo punto - aggiunge Sofri occorre normalizzare le cose». L'intervento controcorrente di Sofri arriva contemporaneamente a una dichiarazione dell'ex segretario Psi al quotidiano napoletano «Roma». «Quando si alzano gli strilli dei forcaioli, che poi sono più o meno sempre gli stessi, di sinistra o di destra, tutti gli altri zittiscono. Guardo più lontano che posso e tuttavia non vedo possibile un mio ritorno a breve in Italia». Craxi definisce l'Italia «ficcata in un tunnel da cui non si vede via d'uscita». «Dalla Tunisia, dove si sta riformando una importante colonia italiana questa grande incertezza si avverte nitidamente». Bettino Craxi e Adriano Sofri

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