A Natale più soldi in busta paga di Mario Deaglio

A Natale più soldi in busta paga A Bruxelles Prodi convince il Ppe: otterrà la fiducia dell'Europarlamento A Natale più soldi in busta paga Slitta Vaddizionale Irpef, verso il referendum sul Tfr Mario Deaglio PER poter divenire realtà, il recupero di competitività dell'«azienda Italia» auspicato dall'avvocato Agnelli al recente convegno di Villa d'Este - deve basarsi su un consenso diffuso. E come per l'ingresso all'Europa di Maastricht, alla base di un tale consenso ci deve essere la convinzione dell'opinione pubblica che dal recupero di competitività deriveranno grandi vantaggi agli italiani e all'Italia. Prima ancora che con misure controverse, peraltro talora da perseguirsi in altri ambiti, occorrono quindi, finché possibile, misure che consentano un recupero di competitività senza danneggiare nessuno, 0 quasi. Un tale obiettivo è, almeno in parte, raggiungibile mediante una politica delle procedure, delle regole, dell'organizzazione pubblica mirante specificamente alla riduzione dei costi delle imprese. Tale politica risulterebbe in qualche modo sostitutiva della politica economica, per la quale, con la fine dell'autonomia monetaria, sono venuti largamente meno gli strumenti e della politica industriale per la quale le risorse sono comunque poche. Il recupero della competiti vita, insomma, dovrebbe pas sare, prima di tutto attraverso una «legge Bassanini dell'economia», un complesso ordinato di misure che realizzi rapi damente per le imprese quello che l'attuale legge Bassanini sta lentamente realizzando per il normale cittadino. Le aree di possibile inter vento di questa nuova Bassanini sono molto numerose. La più ovvia è quella degli adem pimenti fiscali, il cui costo per le imprese, ben superiore in Italia che all'estero, vitìne stimato attorno all' 1,5-2 per cento del fatturato. Un suo dimez zamento sarebbe già un passo consistente sulla via del recu pero. Una seconda area di inter vento è quella della giustizia amministrativa, trascurata dall'opinione pubblica e forte mente disastrata. Nell'era del la globalizzazione sono sempli cernente inaccettabili le attese di mesi o di anni per il recupe ro di un credito o per una procedura fallimentare, che si traducono in costi assai gravo si per l'intero «sistema Paese» Semplificazioni e riforme non devono fermarsi agli uffi ci fiscali e giudiziari ma riguar dare i processi di decisione pubblica. Una riduzione sensibile nei tempi di pagamento delle amministrazioni centrali e periferiche, e soprattutto la certezza di tali tempi, si tra durrebbe in una sicura riduzio ne di costi, rapidamente realiz zabili. Complessivamente, si può stimare che un'azione suffi cientemente incisiva in queste tre aree consentirebbe da sola di recuperare da un terzo alla metà della perdita di competi tività. Per la parte restante occorre affrontare nodi strut turali, come quelli del traspor to merci, oggi di fatto raziona to con conseguente aggravio di costi, dell'energia, più cara che all'estero, dell'istruzione e di altri servizi pubblici. L'Italia, insomma, presenta aree nascoste di inefficienza sulla cui eliminazione è ragio nevole pensare a un consenso nazionale. Anche perché, senza tale eliminazione, l'Italia non manterrà a lungo una posizione di qualche rilievo nel nuovo quadro europeo. COME TORNARE COMPETITIVI

Persone citate: Agnelli, Bassanini

Luoghi citati: Este, Europa, Italia