Malpensa, Bruxelles prende tempo

Malpensa, Bruxelles prende tempo Ricevuto il rapporto dei due esperti. Verranno sentite le compagnie «ribelli» Malpensa, Bruxelles prende tempo Verdetto dopo la metà di settembre BRUXELLES Il rapporto degli esperti indipendenti sulla Malpensa è arrivato sui tavoli della Direzione trasporti, ma i funzionari della Commissione europea non si pronunciano: dicono che il documento è «interessante», ma vogliono sentire anche il giudizio delle otto compagnie renitenti al completo trasloco da Linate. Peter Villa e John Card, i due consulenti della Alan Stratford &• Associates incaricati dall'Ue di valutare l'efficienza dello hub milanese hanno lavorato per due settimane: controlli e verifiche, un'inchiesta in piena regola per vedere se l'operazione è possibile entro un mese. A Bruxelles, via Internet, è arrivata una bozza delle conclusioni. Nulla di definitivo e la sentenza arriverà soltanto a metà settembre, forse più tardi. L'esecutivo dell'Unione non si pronuncerà, hanno subito chiarito i portavoce, prima della riunione che verrà convocata la settimana prossima, o all'inizio di quella successiva, con i rappresentanti dei vettori aerei che hanno già trasferito il 66 per cento dei loro voli a Malpensa, ma hanno presentato ricorso contro il passo successivo, il trasloco del restante 34 per cento entro la fine di ottobre. Un evento che continua a creare polemiche e spaccature politiche. Oggi alle 10 il ministro dei Trasporti Tiziano Treu incontra il presidente della Sea Giorgio Fossa. Parleranno di modi, tempi e giustificazione tecniche per il graduale trasferimento dei voli proposto dalla società che gestisce i due scali. Ma le divisioni restano forti. Domenica, il presidente dell'Iri Gian Maria Gros-Pietro ha spiegato le ragioni economiche per cui lo scalo di Malpensa diventerà fondamentale per il trasporta aereo italiano, ma dovrà essere «alimentato» da almeno 25 milioni di passeggeri l'anno e non potrà convivere con Malpensa. L'ultima iniziativa, due pagine «prò Linate» comprate sul Corriere della sera di domenica dalla catena di supermercati Esselunga, ha però innescato un'altra raffica di reazioni corrosive. «Malpensa - sostiene Esselunga - mal piazzato e progettato è l'aeroporto intercontinenta¬ le dell'alta Italia, non di Milano». Ma nel quartier generale del gruppo precisano che non si tratta di una guerra contro Malpensa, anche se continuano a sottolinearne la scomodità e la mancanza di collegamenti. L'iniziativa non sarebbe neppu¬ re partita dal vertice dell'azienda che ha sede a Limito, a due passi da Linate e fa capo a Bernardo Caprotti: «Si tratta di una nostra iniziativa personale», spiegano insistono dall'ufficio relazioni esterne, che ha tra i responsabili Violetta Caprotti, la figlia di Bernardo. Le due pagine sul Corriere sarebbero il frutto di una particolare sensibilità verso i clienti: «Possiamo aggiungono - considerarci una sorta di "passaparola" dei nostri clienti che si dicono al 98% contrari allo spostamento». L'uscita non è però piaciuta al sindacato dei trasporti della Cgil, la Filt, che considera «senz' altro criticabile, sia nel metodo che nel merito», la pubblicità a favore di Linate. «Il metodo è improprio - si legge in una nota - perché tende a favorire interessi che sono direttamente rapportati all'azienda che pubblica l'inserzione a pagamento». 11 contenuto, aggiunge il sindacato, non è condivisibile in quanto gli interessi «della gente» si fanno se il sistema aeroportuale di Milano e della Lombardia «avrà uno sviluppo produttivo certo e duraturo». La I ilt sostiene che il centro propulsore del sistema aeroportuale «non nolo lombardo ma del nostro Paese», è basato sul decollo di Malpensa: «Chi spinge quindi perché Linate sia posto in concorrenza con Malpensa, lavora per affossare il processo di rilancio del nostro sistema aeroportuale», mentre il valore aggiunto di Malpensa, a dieci mesi dalla sua apertura « è già dimostrato: da allora ad oggi il traffico negli scali di Linate e Malpensa è aumentato del 28%, con un forte e significativo aumento dell'utenza aeroportuale», [r. e. s.) Giorgio Fossa, presidente Sea

Persone citate: Bernardo Caprotti, Gian Maria Gros-pietro, Giorgio Fossa, John Card, Peter Villa, Tiziano Treu, Violetta Caprotti

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Lombardia, Milano