Missione Arcobaleno 700 container ai raggi X

Missione Arcobaleno 700 container ai raggi X Missione Arcobaleno 700 container ai raggi X Trovati omogeneizzati al posto dei vestiti Eliminati cubi e medicine ormai scaduti Sandro Tarantino BARI In un container doveva esserci vestiario. C'erano invece omogeneizzati e alimenti per bambini. Avviata domenica dal personale della Protezione civile, la grande caccia all'interno dei containers della Missione Arcobaleno continua. E' affidata ai responsabili delle tre organizzazioni non governative (Intersos, Avsi e Cosvi) incaricate di aprire i containers parcheggiati da mesi su una banchina del porto di Bari e mai arrivati alle popolazioni del Kosovo. Dopo il lavoro della Protezione civile che ne ha aperti 250, 190 dei quali verranno spediti nei prossimi giorni ai terremotati della Turchia (acqua, vestiti, scarpe, giocattoli, reti e materassi), ieri è cominciata l'ispezione su altri 693 containers per eliminare le merci ormai inservibili (cibo e farmaci scaduti) e confezionare degli aiuti ancora utilizzabili, che saranno rimessi nei containers e finalmente spediti. Saranno le stesse organizzazioni non governative a indicare le destinazioni. Si prevede che gli aiuti finiranno all'area dei Balcani dove operano enti umanitari italiani e ad associazioni di volontariato che operano in favore dei profughi sul territorio nazionale. Esse hanno già ottenuto alcuni containers: 22 sono partiti proprio ieri per Lamezia Terme, a disposizione dell'associazione «Malgradotutto». Il 31 agosto altri 10 containers sono partiti per la Turchia, mentre 22 provenienti dal campo profughi di Comiso carichi di piani-cottura e frigoriferi stanno per arrivare a Bari. Andranno anche questi in Turchia. «Il nostro compito - spiega Nino Sergi dell'Intersos di Roma - è verificare quanto sia ancora ancora utilizzabile». Questo lavoro sta già portando all'eliminazione di merce ormai inutilizzabile. Ieri sono stati recuperati pasta e alimenti scaduti da un mese, biscotti stipati in containers in cui doveva esserci il vestiario. L'operazione di «catalogazione» dovrebbe durare due mesi. «Al momento non c'è alcuna ipotesi di reato», dice il sostituto procuratore Michele Emiliano, che ha dato incarico alla Guardia di Finanza di «verificare come procedono le operazioni».

Persone citate: Michele Emiliano, Nino Sergi, Sandro Tarantino

Luoghi citati: Balcani, Bari, Comiso, Kosovo, Lamezia Terme, Roma, Turchia