E' un ricoveralo il killer della corsia

E' un ricoveralo il killer della corsia E' un ricoveralo il killer della corsia 7/ sindaco: urgente un vertice contro la malavita Vincenzo Corbetta BRESCIA Ormai non ci sono più dubbi. Sabato pomeriggio, nel primo centro di rianimazione dell'ospedale Civile di Brescia, qualcuno ha cercato di uccidere l'albanese Hyseni Arifin, 25 anni. Il killer ha lasciato la sua «firma»: sull'addome dell'immigrato è stato trovato un bisturi con la confezione aperta, la lama puntata al collo e usato probabilmente per incidere la cannula in plastica appoggiata alla bocca della vittima e collegata con la macchina che dispensa ossigeno. Un messaggio fin troppo chiaro. Arifin venerdì notte era stato raggiunto al cuore da una pallottola mentre si trovava all'esterno di un bowling vicino allo stadio «Rigamonti» alla periferìa Nord della città. Nell'agguato era rimasto ucciso il connazionale Arter Prifiti. Sull'episodio del Civile, gli investigatori seguono varie piste. Gli inquirenti ipotizzano anche cho un albanese ricoverato nel nosocomio della città lombarda possa essere stato incaricato di eliminare il connazionale. Una trama più da film americano che da ospedale italiano e tra l'altro, come quello di Brescia, riconosciuto tra i più efficienti. Arifin si trova in fondo al primo centro di rianimazione. Lo si deve percorrere tutto prima di arrivare al letto dove giace l'albanese. Vicino c'è un armadietto con alcuni strumenti usati da medici e infermieri. Il killer, dunque, si sarebbe trovato il bisturi a portala di mano. Come ha fatto a eludere tutti i controlli? E' stato abile a non farsi notare o ha minacciato qualcuno? Intanto i carabinieri eli Mantova, con i sommozzatori del gruppo dei vigili del fuoco di Firenze, hanno individuato lungo le sponde del Po a Gorgo, nel Mantovano, la Bmw 320 nera che gli investigatori ritengono sia quella usata dagli albanesi per l'agguato di venerdì nolte a Brescia. L'auto è intestata ad un albanese residente a Brescia con precedenti penali per sfruttamento della prostituzione. A scoprirla è stato un pescatore, che ha immediatamente dato l'allarme. Intanto il sindaco Paolo Corsini, che nei giorni scorsi aveva polemizzato con la magistratura per le scarcerazioni facili, ha inviato una lettera ai sindaci dei capoluoghi di provincia della Lombardia per proporre un vertice: «Sarei grato al primo cittadino di Milano, Gabriele Albertini - ha scritto Corsini nella lettera - se volesse ospitare l'incontro per l'importanza della sua città. La discussione comune di valutazioni e raffronti servirà a trovare un terreno efficace d'azione per arginare la criminalità». Brescia: a una svolta il caso dell'albanese che ha avuto il respiratore tagliato

Persone citate: Corsini, Gabriele Albertini, Gorgo, Hyseni, Mantovano, Paolo Corsini, Rigamonti, Vincenzo Corbetta

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Lombardia, Mantova, Milano