PRIMUM VIVERE di Paolo Passarini

PRIMUM VIVERE PRIMUM VIVERE Paolo Passarini COS'è cambiato? La politica riprende e ci si chiede se, rispetto all'inizio dell'estate, il cosiddetto quadro politico abbia subito modificazioni. Una cosa almeno, in effetti, sembia essere cambiata: la politica è andata in vacanza con l'idea che l'autunno sarebbe stato il termine fondamentale di verifica per un governo traballante; adesso si riprende con l'idea che questo termine è slittato in avanti di alcuni mesi, venendo a coincidere con le elezioni regionali del giugno prcssimo. Sarà quella la battaglia finale in cui il centrosinistra di Massimo D'Alema si giocherà tutto; sarà lì che si deciderà il futuro del governo, del suo leader, e degli assetti di potere reali all'interno del partito di maggioranza relativa. Insomma, saranno le regionali del 2000 il pettine al quale arriveranno tutti i nodi. Di questo oggi sembrano essere tutti convinti, maggioranza e opposizione. E ciò comporta una serie di conseguenze. B00TSTRAPMNG. «Non vedo serie minacce per il governo», ha detto Massimo D'Alema a Modena. Le sue parole sono suonate «vere». In effetti, rabbie «par-condicionali» a parte, non sembra proprio che Silvio Berlusconi abbia un serio interesse a far precipitare la situazione politica. All'interno della coalizione, la litigiosità è calata: i prodiani, che tra l'altro hanno qualche problema interno, si sono convinti ad abbassare il tono delle polemiche con D'Alema e a rinviare a tempo debito la verifica finale con lui. Nello schieramento di sinistra inteso in senso lato, si notano due importanti movimenti. Primo, lo scontro con i sindacati sulle pensioni è rientrato (spostandosi all'interno dei sindacati stessi) sulla base di uno schema che può tenere: discussione subito, riforma nel 2001. Questo tranquillizza almeno la Cgil, mentre - secondo punto - si nota una ripresa di dialogo con Rifondazione, che potrebbe produrre utili alleanze per le regionali. Questi sviluppi indicano già la strada che D'Alema ha interesse a seguire: compattare il suo schieramento e riagganciare un dialogo con Silvio Berlusconi (è lui l'«interlocutore», ha detto a Modena) per fare almeno qualche piccola riforma, a cominciare dall'elezione diretta dei presidenti delle Regioni e dalla nuova legge elettorale regionale (decisioni che rimbalzano sulla primavera del 2000). Per il resto, il premier deve navigare il più possibile senza attriti. Si tratta di fare un po' di «bootstrapping», come si dice nel linguaggio dei computer, cioè tirarsi su per le bretelle. E sperare che, nel frattempo, l'economia riparta e faccia diminuire la disoccupazione al Sud almeno un po'. Non è granché, ma primum vivere, deinde philosophari. paopass(ó)tin.it

Persone citate: D'alema, Massimo D'alema, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Modena