Sei cordate in corsa per Adr

Sei cordate in corsa per Adr Sei cordate in corsa per Adr Anche l'Austria vuole i nostri aeroporti ROMA Conto alla rovescia per la privatizzazione di Aeroporti di Roma e Autostrade: oggi si apriranno infatti le buste con le offerte presentate dai pretendenti della società di gestione degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, mentre domani sarà la volta dell'offerta preliminare per il 30% della società autostradale. Per Adr molte le offerte e qualche novità. Secondo quanto si apprende, la società che gestisce l'aeroporto di Vienna si sarebbe infatti candidata ad acquisire una quota che potrebbe anche essere superiore al 2% dato che lo scalo austriaco non è pubblico e non sottostà ai vincoli imposti dal decreto di privatizzazione. In vendita c'è il 54,2% in mano all'Ili (vale circa 1700 miliardi) con una trattativa diretta ed una successiva Opa sulla restante quota di capitale non acquisita. Il 3% è riservato agli enti locali. In corsa per Adr ci sono la Sea (che tuttavia non può superare il 2%); la cordata costituita dalla Cir (De Benedetti) con Baa (British Airport Authority) e Banca di Roma; quella formata da Benetton, Pirelli, San Paolo-Imi; la società che gestisce l'aeroporto di Schipool (Amsterdam); quella guidata da Gemina con Falck, Gb partners, Impregilo e Italpetroli del presidente della Roma, Franco Sensi. A questa cordata si affianca anche il gruppo industriale McDonald's. Per Autostrade Tiri ha messo in vendita l'86% del capitale, destinando il 56% ad un'offerta pubblica di vendita e il 30% ad un nucleo stabile. Per questo sono state già ammesse due cordate e otto investitori individuali che entro domani dovranno presentare un'offerta che verrà nuovamente valutata dagli advisor. In ambienti vicini al gruppo Iri c'è ottimismo per i tempi dell'operazione che dovrebbe culminare con il lancio dell'Opv a fine novembre o al più tardi nella prima settimana di dicembre. L'offerta sarà gestita da un consorzio di collocamento cui l'anno parte circa 40 istituti di credito e guidato da Comit e Warburg. L'operazione vale circa 12-13 mila miliardi, di cui 5 mila arriveranno dagli azionisti candidati al nucleo stabile e circa 7-8 mila dal mercato. Interessato fin dalle prime battute dell'operazione il gruppo Benetton che ha coagulato intorno ad Edizione Holding (corre per il 16%), anche la Fondazione Crt (4%), la spagnola Acesa (4%),l'Ina (2%),Unicredit e alcuni imprenditori bolognesi vicini all'industriale Guidalberto Guidi (2-2,5%). Anche i fondi comuni di investimento esteri hanno manifestato interesse per la società guidata da Giancarlo Elia Valori. Corrono invece da soli il gruppo Gavio, cui fa capo l'autostrada Torino-Milano, McDonald's e la banca australiana Macquarie. Interesse era stato espresso anche dalle autostrade portoghesi e da quelle greche.

Persone citate: Benetton, De Benedetti, Falck, Franco Sensi, Giancarlo Elia Valori, Guidalberto Guidi, Warburg

Luoghi citati: Amsterdam, Austria, Autostrade, Ciampino, Edizione Holding, Milano, Roma, Torino, Vienna