Ha 13 anni il miglior pilota virtuale di Stefano Mancini

Ha 13 anni il miglior pilota virtuale Il ragazzino di Monza vince con «Ridge Racer 4», gioco che simula una gara di auto Ha 13 anni il miglior pilota virtuale ARiccione assegnato il titolo italiano di Playstation Stefano Mancini RICCIONE Nicolò Spinelli, 13 anni, di Monza, è il più bravo pilota virtuale italiano. Non è ancora salito su un motorino né tanto meno si è mai messo alla guida di un'auto vera, ma ieri al volante di una Playstation, la regina delle console di fine millennio, ha sbaragliato tutti, coetanei e adulti. Nicolò si è aggiudicato ieri pomeriggio il titolo italiano al termine della fase finale del Sony Playstation Beach Tour '99, all'Aquafan di Riccione. Il neocampione ha vinto una sfida automobilistica (il «Ridge Racer Type 4», un gioco che si corre fra mille ostacoli nelle vie di una città). Nella gara finale ha superato sul filo del traguardo Andrea Mallegni, di Viareg- 5io. Terzo posto a Simone Vinci i Mestre. I sedici finalisti di Riccione arrivavano da tutta Italia, ac¬ compagnati da mamme e papà. L'accesso alla finale se lo sono guadagnati nelle nove tappe organizzate durante l'estate (Amalfi, Fregene, Follonica, Civitancva Marche, Viareggio, Cervia, Jesolo e due volte a Riccione) alle quali hanno preso parte migliaia di ragazzi, ma anche molti adulti. Le prove di ieri sono cominciate alle dieci e si sono concluse a metà pomeriggio in un tifo quasi da stadio, con hostess vestite come le eroine della Playstation. Per il vincitore tanta gioia, ma un unico cruccio. Il premio messo in palio per lui dagli organizzatori, uno scooter «Drugster» della Itah>t, potrà utilizzarlo soltanto quando compirà i 14 anni. Al secondo e al terzo classificato gli organizzatori hanno invece riservato un telefono cellulare e un orolo- gio. Nicolò è nato a Monza, a due passi dall'autodromo, ma dice di non aver mai visto un Gran premio di Formula 1 dal vivo (tranne quelli dei videogiochi, s'intende). Alla prova di Riccione è arrivato dopo allenamenti di cinque ore al giorno. Ai microfoni del Tg5 ha raccontato di voler andare a vedere il GP della sua città, domenica: «E' la prima volta, ma non mi sento Schumacher» dice sorridendo soddisfatto, il titolo in tasca e il premio che dovrà posteggiare per alcuni mesi in garage. Come si diventa campioni di Ridge Racer 4? «Meglio non diventarlo, è un gioco malsa- no». La stroncatura è di Maurizio Maggiani, scrittore con il pallino dei videogiochi e una passione mai nascosta per le auto virtuali. Una censura morale? «No, un giudizio personalissimo - spièga l'esperto -. Odio la testimonial del filmato di apertura, una ragazzina giapponese antipatica e bruttina, che fa autostop, si rompe il tacco a spillo e che ha come massima ambizione quella di fare shopping». Nient'altro? «Le macchine in gara sono troppo vistose, i circuiti hanno un tracciato sciocco. Le simulazioni automobilistiche che piacciono a me hanno ben altro spessore». Maggiani esalta le virtù di «Gran turismo», «una prova più virile, ma non nel senso maschi¬ lista del termine, dove il pilota può guidare dignitosamente auto scalcagnate, di seconda mano, acquistate con i soldi guadagnati correndo». Eppure «Ridge Racer Type 4» è uno dei ed Playstation più venduti, quarta versione riveduta e molto rai- Sliorata di un gioco che ha ecretato il successo mondiale della console Sony. «E' un "arcade", piace soprattutto ai ragazzini di 12 13 anni - si difende Maggiani -. Il filmato di apertura è stato esaltato dal critico del "Manifesto", che lo giudica il più bello in assoluto. Ma io resto della mia idea: quella ragazzina è insopportabile». Maggiani, lo scrittore «ammalato» di videogame: è una prova antipatica Un ragazzo gioca alla Playstation. Ieri a Riccione si sono disputati i campionati di videogiochi. Un ragazzo di 13 anni si è aggiudicatoli titolo