Visita al Papa
Visita al Papa Papa Wojtyla Visita al Papa Arafat: venga in Terrasanta Marco Tosatli CASTEIGANDOLFO Giovanni Paolo II e Arafat si sono visti ieri a Castelgandolfo - è l'ottava volta, e molto probabilmente nel prossimo incontro non sarà più il Pontefice a fare gli onori di casa. Il leader palestinese ieri ha confermato l'invito gà fatto e ripetuto a Papa Wojtyla di venire a visitare il territorio dell'Autonomia, e in particolare Betlemme, il luogo di nascita di Gesù. Ma la migliore notizia dal Medio Oriente Giovanni Paolo II l'aveva avuto prima dell'udienza privata con il presidente dell'Autorità palestinese, e cioè lo firma a Sharm Al Sheikh dell'ennesimo accordo. Non l'ha citato espressamente, ina vi ha fatto un riferimento trasparente durante la preghiera dell'Angelus a Castelgandolfo. «In un panorama mondiale di fine secolo che presenta non poche ombre - ho detto il Pontefice, ci sono però - confortanti raggi di luce, che ci fanno guardore verso il futuro con speranza». L'udienza è stata di necessità breve: Arafat doveva correre a Cernobbio. Ma a margine della visita c'è stata una reazione più ufficiale e formale da parte della Santa Sede che ha espresso la sua «soddisfazione e speranza» per l'accordo firmato ieri fra israeliani e palestinesi. II Vaticano incoraggia le parti «a continuare nel processo iniziato». E' quanto ha dichiarato il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls dopo l'incontro fra Giovanni Paolo II e Arafat. Arafat ha illustrato personalmente al Pontefice «i contenuti dell'intesa sull'applicazione dell'accordo di Wye Plantation, firmata insieme alla controparte israeliana». Navarro ho precisato che dopo il suo incontro con Giovanni Paolo II il leader palestinese ho tenuto una riunione con il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Angelo Sodano. Il portavoce ha aggiunto che il Vaticano è compiacuto anche «per la volontà di giungere alla firmo di un accordo tra la Santa Sede e la Olp circa alcune questioni di carattere giuridico, concernenti la presenza e l'attività della Ghiesa cattolica nei territori dipendenti dall'Autorità palestine- Papa Wojtyla o e o e e e è l e o e i . d i i se». L'invito a Betlemme era stato già accettato dal Papa nel febbraio di quest'anno, nel corso dell'ultima visita di Arafat oltre il Portone di Bronzo. Ufficialmente non c'è una data, ma è molto probabile che il Pontofice sia a Nazareth il 25 marzo, il giorno in cui la Chiesa celebra l'Annunciazione; e che poco prima o poco dopo visiti sia Betlemme che Gerusalemme. 11 Vaticano ha sempre sostenuto il diritto palestinese ad una patria, accanto a Israele. Più volte ha esortato palestinesi e israeliani al «rispetto degli impegni presi e del diritto internazionale». Il viaggio a Nazareth e Betlemme nontra nel grande viaggio del 2000 di Giovanni Paolo II, sulle orme di Abramo, da una parte, e del cristianesimo dall'altra. Quindi non solo Abramo, Mose e Gesù, ma anche San Paolo, con Damasco e Atene. Per quest'ultima tappe, resa diffìcile dalla posizione molto chiusa della Chiesa ortodossa greca, si è registrato ieri uno spiraglio. Il primo ministro greco Costas Simitis ha dichiarato: «Come rappresentanti della società e del governo daremmo il benvenuto al Papa come a ogni capo di Stato».
Luoghi citati: Atene, Betlemme, Cernobbio, Gerusalemme, Israele, Medio Oriente, San Paolo
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