Disgelo tra Europa e Turchia Via libera a prestiti e aiuti
Disgelo tra Europa e Turchia Via libera a prestiti e aiuti Anche la Grecia favorevole, candidatura Ue più vicina Disgelo tra Europa e Turchia Via libera a prestiti e aiuti HELSINKI Dopo un lungo periodo di freddezza e incomprensioni, culminato nei mesi scorsi nelle tensioni sul caso Ocalan e la questione curda, tra Unione europea e Ankara è l'ora del disgelo. Siili' onda dell'impatto emotivo della tragedia del terremoto - ma soprattutto per la significativa «sterzata» della Grecia - dalla cittadina finlandese di Saariselka, dove sono riuniti i ministri degli Esteri dei Quindici, sono giunti segnali di forte apertura alla Turchia: i ministri hanno dato via libera a prestiti e aiuti per 780 milioni di euro (circa 1.600 miliardi di lire) e aperto la strada per una maggiore integrazione del Paese In Europa. L'accelerazione dovrà trovare conferma nei prossimi mesi, attraverso discussioni sui molti temi ancora irrisolti, ma già ad Helsinki, nel Consiglio europeo di metà dicembre, Ankara potrebbe centrare un obiettivo che insegue da anni: essere dichiarata ufficialmente candidato ufficiale ad entrare nel «club» europeo. Di qui a parlare di date per l'adesione il passo è lungo, perchè - ha sottolineato il ministro italiano Lamberto Dini - «non ci possono essere scorciatoie e i processi di tra sformazione che la Turchia de ve attuare sono imponenti». La Grecia, per bocca del suo ministro degli Esteri George Papandreou, ha detto che lavo reni in modo costruttivo perchè ciò possa avvenire già ad Helsinki. «Siamo favorevoli - ha dichiarato Papandreou - al fat to che la Turchia diventi membro dell'Unione europea». Si tratta di un imprevisto cambiamento di atteggiamento di un Paese che con Ankara ha ancora molte questioni da chiarire: da Cipro alla sovranità nelle acque dell'Egeo. [Ansa
Persone citate: George Papandreou, Lamberto Dini, Ocalan, Papandreou
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