La prima miss si chiama Enzo di Marinella Venegoni

La prima miss si chiama Enzo Stasera in diretta su Raiuno si conoscerà il volto della ragazza più bella d'Italia, ieri record di televoti La prima miss si chiama Enzo «Facciamo Mirigliani senatore a vita» Marinella Venegoni inviata a SALSOMAGGIORE Sarà Samantha Meo col drago tatuato sul gluteo destro, o Manila Nazzaro la pugliese che ricorda Sofia Loren, oppure ancora Donatella Salvatico la bella Miss Stresa, come lo fu 52 anni fa la prima vincitrice del concorso, Lucia Bosé? Stasera l'elezione di Miss Italia su Raiuno segna l'apoteosi della democrazia da televoto: nella prima diretta tv di giovedì seguita da 6 milioni 228 mila persone, ci sono state più di un milione di chiamate, che fanno intravedere scenari futuri di teledecisioni ben più impegnative. Scemenze e cose serie si mescolano per forza nella pioggia autunnale che imperversa su Salsomaggiore, poiché fra qui e Roma rimbalzano iperboli e si tira in ballo il Quirinale. Il senatore ppi Giuseppe Lo Curzio ieri si è svegliato con l'idea che il vegliardo patron delle belle Mirigliani sarebbe uno stupendo senatore a vita; a tal stravagante proposta il presidente della Rai, Zaccaria, in visita pastorale nella patria del concorso che allieta l'audience, nemmeno si scandalizza. Sorride, da uomo che sa vivere: «E perché no, in fondo Mirigliani avrebbe i requisiti, avendo dato lustro al Paese nelle arti e nella cultura». Enzo MirigUani intanto s'è abituato all'idea e ha ormai un programma pronto. «Proporrei pene più severe per chi molesta i minori», proclama pensando anche alle varie nidiate da cento bambine - da Stefania Sandrelli fino alla Cucinotta - che hanno segnato la sua ascesa professionale. Chissà quante storie avrà sentito, l'ottantaduenne vecchio Enzo senza nemmeno un capello bianco sulla testa carota scuro, come quella della proposta indecente alla miss sarda che ieri ha riempito i giornali. Intorno al programma gentile e beneducato e stupidirlo che allaga i teleschermi in questi giorni, l'aria continua ad essere inquieta, tesa. Volteggia senza sosta il valzer di bigliettoni diretti alle Bellone e sequestrati, e l'altra sera c'è stato pure lo spiacevole allontanamento di una persona accreditata che davanti ai camerini dava sfogo verbale alle proprie fantasie. Nel bailamme generale, fra sponsor che premono su giurie e giornalisti, e maleducati di tutte le risme che nell'albergone un tempo lussuoso fanno di tutto per render difficile il lavoro al prossimo, le Miss continuano a vivere in un mondo tutto loro non privo di malizie, visto che i (•amerainen sarebbero a loro volta molto gettonati con biglietti ni che implorano una ripresa specia¬ le; aspettano comunque pazienti che il sogno di 99 si spezzi davanti alla vittoria della centesima. Dal primo talkshow abbiamo appreso che quasi nessuna crede nell'esistenza dell'inferno (il che costringerà la massima Autorità in materia a reintervenire sull'argomento); abbiamo ascoltato inflessioni dialettali pesanti, e congiuntivi approssimativi mescolati con fraseggi universitari: pro¬ va provata che Miss Italia è interclassista. Dalle urla durante le infinite presentazioni, s'è capito che il tifo in sala era targato soprattutto Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia, e che il Nord appare più tiepido nel raggiungere la pur vicina Salsomaggiore per gridare in favore di chicchessia. Chiara Soriente, la graziosa miss-impiegata torinese notata per gli occhi azzurri su capelli neri, dice che dalle nostre parti ci si abitua, alla freddezza: «Sono comunque tranquilla. Ho speranze, ma non illusioni». Beata saggezza. Da quel che ci racconta Mario Maffucci, il vicedirettore di Raiuno specializzato in show ad alto ascolto, il pubblico a casa - che è soprattutto in provincia - segue la gara e vota con autentica passione: «La prova, nella prima serata, è stata quando abbiamo spezzato con Max Pezzali, mentre cantava 1*883 abbiamo perso due milioni di telespettatori». Ieri la suspence per il ripescaggio di dieci belle eliminate avrà aiutato l'audience: ma il trionfo del Beipaese è rimandato a stasera, quando le miss saranno ridotte da 60 a 24 e poi a 12 e poi a 3, con voti metà dei telespettatori riuniti intorno al proprio campanile e metà di una giuria presieduta da Alberto Sordi, che si annuncia più numerosa delle concorrenti. Fra gli attesi, Deborah Compagnoni che ha l'influenza ma ha assicurato il suo arrivo; saranno su piazza tra gli altri la madrina Simona Ventura con il marito calciatore Bettarini, Melba Ruffo, Sandra Mondami, Anna Valle, altri campioni sportivi come Maurizia Cacciatori e Andrea Meneghin. E poi Dosia fr Presta, voci del «Ruggito del Coniglio» radiofonico, impegnati anche in una radiocronaca di ciò che stan facendo a Salsomaggiore. Perché tutto l'etere sia impegnato, e non si parli che di Miss Italia. Il Presidente della Rai d'accordo con il senatore del Ppi che ha chiesto l'onorificenza per il patron «Ha dato lustro al Paese» Le concorrenti per miss Italia 1999 Alato, il presentatore Fabrizio Frizzi con Miss Italia 1998 L'attore Àiòerto Sordi è presidente della giuria per la finale di Miss Italia

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