Il mio collega Putin, spia e premier

Il mio collega Putin, spia e premier MARKUSWOIF Il mio collega Putin, spia e premier i i e i , à a e l o . e a o PUÒ' una ex spia diventare un buon primo ministro? Visti i vertici della Germania dell'Est, per lungo tempo alla guida dei servizi segreti, la mia risposta è sì. In ogni caso, ciascuno di noi dovrebbe augurarsi che io abbia ragione, dal momento che Vladimir Putin, l'ultimo primo ministro russo, è, come i due che lo hanno immediatamente preceduto, un ex esponente dei servizi. Ci si immagina comunemente le spie come persone che operano nell'ombra, abitanti dell'oscurità. Ma la versione hollywoodiana dello spionaggio internazionale le spie occidentali buone, quelle orientali diaboliche offre delle caratterizzazioni eccessivamente semplificate. Dopotutto, ogni stato che possiede un servizio militare, fa anche un'operazione «intelligence». In Occidente, uomini come George Bush e Yitzhak Shamir di Israele, dopo essere stati alla guida di organizzazioni di spie nei loro Paesi, sono stati leader degni di rispetto; non deve dunque sorprendere che le ex spie orientali siano ben accette nei ruoli di primo ministro o di Presidente. Non conosco personalmente Putin (appartiene a una generazione più giovane della mia), ma ho conosciuto uno dei suoi predecessori, Yuri Andropov, uomo di vasta cultura, dallo sguardo politico aperto e di grande spirito. Certo, forse Andropov, che fu a capo del Kgb prima di mettersi alla guida dell'Unione Sovietica agli inizi degli Anni Ottanta, non è il modello più appropriato da cui giudicare ì meriti del nuovo primo ministro. Evghenij Primakov, altro ex capo dei servizi, offre probabilmente un paragone migliore. Non va dimenticato, infatti, che nonostante la brevità del mandato di primo ministro dal 1998 al 1999 - Primakov si guadagnò la stima di uomini politici sia in Russia che fuori. Nel complesso, le spie che ho conosciuto erano tutte persone estremamente colte, molto intelligenti e politicamente informate. Sono spesso state insignite di posti di comando rilevanti e di compiti manageriali. Essere stati a capo di un servizio segreto efficiente li ha resi infatti particolarmente istruiti sui potenziali politici, militari ed economici dei governi stranieri. Non solo, essendo in intima familiarità con le strategie degli inganni, possiedono una conoscenza che può offrire grandi vantaggi per le manovre politiche. Visto il suo cattivo stato di salute, il presidente Boris Eltsin deve delegare molte funzioni ai suoi ministri e ad altri funzionari di governo La sua tendenza a trovare capri espiatori quando le co se vanno storte ha significato che i termini del mandato di primo ministro sono diventati sempre più brevi. Ora, in un momento in cui il Cremlino sembra poco incline ad assumersi i problemi più pressanti della Russia e l'attività criminale si diffonde come la muffa per tutto il Paese, il primo ministro avrà bisogno di usare il compromesso come lo strumento politico principale. Per riuscire, dovrà essere tanto abile a orientarsi nell'attuale confusione della politica russa, quanto lo sarebbe nell'oscuro mondo delle spie. Markus Wolf. autore di «Man Without a Face», è l'ex capo dei servizi segreti della Ddr Copyright The Now York Times

Luoghi citati: Ddr, Germania Dell'est, Israele, Russia, Unione Sovietica