Sonia «la straniera» alla prova delle urne di Claudio Gallo

Sonia «la straniera» alla prova delle urne Le elezioni si svolgeranno in quattro turni fino alla fine del mese, favorito il partito nazionalista hindu Sonia «la straniera» alla prova delle urne L'India vota il Parlamento, i sondaggi bocciano la vedova Gandhi Claudio Gallo Fresca del suo miliardo di abitanti appena raggiunto, l'India comincia oggi la maratona elettorale per scegliere il sesto governo in meno di quattro anni. Entrata stabilmente nell'era dell'instabilità e delle coalizioni, la più grande e scricchiolante democrazia del mondo vota in 145 circoscrizioni elettorali sparse in 16 Stati: 150 milioni di persone dovranno scegliere tra il partito del Congresso di Sonia, la vedova italiana di Rajiv Gandhi, e l'alleanza guidata dai nazionalisti hindu del Bjp del primo ministro uscente Atal De ha ri Vajpayee. Per non ingolfare la macchina organizzativa e per motivi di sicurezza, il resto delle elezioni si terranno 1'11, il 18 e il 25 settembre, per concludersi il 3 ottobre, quando tutti i 545 seggi del Parlamento, la Lok Sabba, saranno assegnati. Se l'allegra scienza dei sondag¬ gi si rivelerà affidabile, non ci sarà partita: l'eterogenea Alleanza Nazionale democratica, egemonizzata dai nazionalisti hindu, dovrebbe arrivare a 300 dei 545 seggi del Parlamento, mentre il Congresso si fermerebbe tra i 132 e i 162, Secondo gli stessi giornali indiani non si ricorda una campagna elettorale così povera di contenuti e volgare. Sebbene Vajpajee, che recita ormai con abilita consumata il ruolo del volto presentabile del nazionalismo hindu, abbia richiamato i suoi alla decenza, gli attacchi contro Sonia Gandhi sono stati rabbiosi fino al dileggio. E il Congresso non ha porto l'altra guancia. Dopo una serie di manovre diversive, Sonia Gandhi si è iscritta al collegio di Bellary, nello Stato meridionale del Karnataka, un posto brullo e pietroso che attira giusto gli studiosi delle rovine del glorioso regno hindu di Vyayanagar, fiorito nel XIV secolo. Ma Bellary, dove oggi si vota, è anche una delle ultime roccaforti sicure del partito del Congresso, dove Indirà Gandhi, quindici anni dopo esssere stata assassinata dalle sue guardie del corpo sikh, è ancora considerata una specie di dea. Per parare la mossa, il Bjp ha iscritto a Bellary la pasionaria Sushma Swaraj, ex ministro nota per la sua campa- gna contro 1'«impudica» finale indiana di Miss Mondo, qualche anno fa. Sushma ha subito sfoderato il suo fair play: «Questa è una guerra tra una straniera e un'indiana». Nella povertà generale dei temi propagandistici, il fatto che Soma sia nata a Orbassano, Italia, è stato uno dei cavalli di battaglia dei nazionalisti che hanno annunciato, in caso di vitto- ria, una legge per impedire agli indiani non nati sul sacro suolo dell'India l'accesso alle alte cariche dello Stato. L'altro frutto avvelenato per 1'«italiana» è stato l'eterno scandalo «Bofors», i cannoni svedesi comprati negli Anni '70 dall'esercito indiano, per i quali si dice, per ora senza prove, che l'entourage di Rajiv Gandhi abbia intascato cospicue tangenti. Vajpayee è troppo signo¬ re per formulare direttamente queste accuse, che sono il pane di K. L Advani, ex ministro dell'Interno che interpreta la parte del duro nel teatrino nazionalista. Per cercare di risalire la corrente sfavorevole dei sondaggi, Sonia Gandhi ha rivoluzionatola squadra dei fedelissimi e ha accentrato su di sé e i due figli Rahul e Priyanka (che ancora ieri ha ripetuto di non voler passare alla politica attiva) la maggior parte delle decisioni strategiche della campagna. Adesso il suo primo consigliere è l'ex ministro delle Finanze Manmohan Singh, l'uomo che nel '91 abbandonò i dogmi del socialismo di Nehru por traghettare il Paese verso il libero mercato. Per cercare di fare breccia negli strati più disagiati della popolazione, il Congresso ha rispolverato il vecchio slogan di Indura: «Garibi Hatao», eliminare la povertà. Senza abbandonare la religione universale del mercato, il Congresso «sente che la politica di liberalizzazione debba essere riorientata per fare dei più poveri i suoi principati beneficiari». Ma i richiami alla giustizia sociale, tradizionalmente disattesi, non sembrano attrarre le masse analfabete e denutrite quanto la retorica della potenza nucleare indiana dei nazionalisti hindu, che nell'urna raccoglieranno i frutti della recente guerra contro il Pakistan Contro la leader del Congresso i rivali hanno candidato una pasionaria che punta la campagna sulla xenofobia Per Sonia Gandhi una difficile prova elettorale. Nella foto piccola, la figlia Priyanka che ha smentito di voler entrare in politica adesso

Luoghi citati: India, Italia, Orbassano, Pakistan