Veltroni: Cgil coraggiosa Il ffr nei fondi integrativi di Maurizio Tropeano

Veltroni: Cgil coraggiosa Il ffr nei fondi integrativi Il leader Ds a Torino: contro il sindacato non si può fare nessuna riforma Veltroni: Cgil coraggiosa Il ffr nei fondi integrativi Maurizio Tropeano TORINO «Sul problema delle liquidazioni è stata fatta troppa confusione. E' ora di fare chiarezza. La proposta che io ho avanzato e che poi Sergio Cofferati ha condiviso, non è quella di mettere il Tfr (il trattamento di fine rapporto) nella busta paga ma di usarlo per costituire i fondi pensioni che possono sviluppare la pensione integrativa». Walter Veltroni, segretario dei Ds, sceglie la platea di «Una», la prima festa dei partiti del Centro-sinistra a livello nazionale, per parlare con «chiarezza alle parti sociali». Spiega: «Sono loro i veri interlocutori. Da questo punto di vista le questioni sollevate da Berlusconi sono marginali. Il leader del Polo dice che bisogna dare più lavoro e meno tasse. Sono programmi a cui non si può dire di no, ma poi bisogna spiegare come si fa». Sollecitato dalle domande del direttore della Stampa, Marcello Sorgi, Veltroni afferma: «La proposta avanzata sul Tfr è uno degli strumenti di quel patto sociale che vorrei si realizzasse per la riforma del Welfare italiano». Il leader dei Ds - che proprio da Torino nei giorni di massima tensione tra il governo D'Alema e il sindacato ha preso posizione affermando che «nessuna riforma del Welfare potrà essere fatta contro il sindacato» - adesso spiega: «Questo patto sociale dovrebbe essere costituito da almeno tre elementi». Primo: «Una radicale riforma del sistema pensionistico con il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo». Secondo: «Da parte delle imprese ci dovrebbe èssere la disponibilità ad utilizzare il Tfr non in busta paga, ma per alimentare i fondi pensione che possono sviluppare la pensione integrativa». Terzo: «Infine il governo deve dare, come sta dando, segnali di politica sociale nuova. Penso che, per esempio, l'attuale politica di lotta all'evasione e di riduzione della pressione fiscale possa ulteriormente andare avanti». Aggiunge: «Credo che ci debbano essere alcuni grandi progetti di politica sociale rivolti soprattutto alla lotta alla povertà e il Tfr deve essere uno degli ingranaggi di questo meccanismo. Se anche da parte degli imprenditori venisse questa disponibilità si sarebbe fatto un altro passo in avanti». Il motivo? Semplice: «Così come è stata impostata la discussione ci ha permesso di uscire dalle secche delle scorse settimane ed è importante perché così si può fare la riforma del sistema pensionistico che non si sarebbe fatta con un braccio di ferro». Non solo: «E' importante per l'Ulivo, per il centrosinistra e per il governo che hanno ritrovato unità intorno alla proposta». Veltroni prende posizione sulle divisioni del fronte sindacale. Naturalmente a difesa della Cgil: «Oggi su una proposta di innovazione del sistema pensionistico preferisco ci sia una convergenza, un dialogo, tra governo, forze di maggioranza e una parte consistente del sindacato italiano rispetto allo scontro frontale delle scorse settimane. Posizioni coraggiose come quelle assunte da Cofferati sono di grande valore e confermano che la Cgil è un soggetto di riformismo italiano». Poi arrivano gli apprezzamenti per «le dichiarazioni distensive rilasciate da Pietro Larizza, segretario generale della Uil» e l'augurio che le «posizioni espresse da Sergio D'Antoni siano di merito e non strumentali». Spiega ancora Veltroni: «Avverto nella sua posizione una contrapposizione eccessiva, che tuttavia mi auguro sia possibile rimuovere durante la discussione che comincerà nei prossimi giorni». Insomma il segretario della Quercia spinge sull'acceleratore delle riforme sociali. E' questa la sua priorità. E gli attacchi di Berlusconi sulle riforme? Il Cavaliere «sbaglia ad alzare i toni perché ogni argomentazione esa¬ sperata appare agli italiani incredibile se si guarda alla legislazione europea in questo campo». Poi un occhio alle prossime regionali: «La nascita di tavoli a livello locale formati dai partiti del'Ulivo, del centro-sinistra e della società civile per scegliere i candidati alla presidenza delle Regioni sono l'avvio del motore del rilancio dell'Ulivo e del centrosinistra». «Scegliamo insieme i candidati alla guida delle Regioni per rilanciare il centrosinistra» li segretario dei Democratici di sinistra Walter Veltroni

Luoghi citati: Torino