SE IL PAPA CERCA IL DIO PERDUTO di Barbara Spinelli

SE IL PAPA CERCA IL DIO PERDUTO IL VIAGGIO A UR DEI CALDEI SE IL PAPA CERCA IL DIO PERDUTO Barbara Spinelli L5 EVENTO essenziale di questo fine millennio, dal punto di vista religioso, non avviene probabilmente a Roma, né a San Pietro quando in pompa magna sarà riaperta la Porta Santa, né nei corridoi bisbigliami di una Curia che comincia a preoccuparsi seriamente di fronte alle iirequiotudini insoddisfatte di questo Pontefice che ha deciso di mettere la verità al centro della sua missione: verità che per lui sembra contare più d'ogni cosa, e certamente più delle compiaciute, orizzontali strutture gerarchiche dell'organizzazione ecclesiastica. Verità di una Chiesa che barcolla tramortita davanti all'offensiva del nichilismo, come davanti a eresie settarie e a pensieri filosofici non più fecondatori, rifondanti. Verità di un cristianesimo che troppe volte ha peccato di omissio¬ ne, di indifferenza al male: specie in questo secolo di genocidi, di crimini che tendono a ripetersi indisturbati contro la dignità dell'uomo. Verità di un'Europa che visibilmente si scristianizza, che smarrisce la fede nonché i sacerdoti, che perde l'ambizione della speranza nonché la spirituale potenza dei primordi: a tal punto le perde che Newsweek - nel numero del 12 luglio - si chiede se Dio non sia veramente morto nel nostro continente, come annunciato da Nietzsche. E' intenso il bisogno di estasi panteiste, si moltiplicano le sette o le credenze pagane del NewAge, ma la religione del Dio Unico - rivelato 0 non ancora rivelato - si estenua. I sondaggi dicono che il cittadino europeo non crede in un onnipotente Dio che ha permesso Auschwitz, e il genocidio in Ruanda. Non crede CONTINUA A PAG. 12 QUINTA COLONNA

Persone citate: Nietzsche

Luoghi citati: Europa, Roma, Ruanda