Turchia, violato il museo «Topkapi»

Turchia, violato il museo «Topkapi» Come nel fìlm di Dassin i ladri hanno agito indisturbati : non è suonato l'allarme Turchia, violato il museo «Topkapi» Rubata la preziosa copia del Corano del XV secolo ISTANBUL Furto spettacolare a Istanbul, nel famoso palazzo Topkapi, il Palazzo della Porta del Cannone, già residenza dei sultani ottomani e principale simbolo storico della Istanbul imperiale. Come nel film di Jules Dassin con Peter Ustinov e Melina Mercouri, nella notte tra mercoledì e giovedì, è stata rubata una copia del Corano del XV secolo. Le autorità turche hanno allertato musei, gallerie e collezionisti perchè riferiscano qualsiasi informazione utile a rintracciare questa preziosissima copia, scritta a mano, del libro sacro dell'Islam. Il furto, secondo gli esperti, è stato eseguito su commissione. «Il Corano potrebbe essere stato il pezzo mancante nella collezione di qualcuno», ha detto Ozgen Acar, un esperto di antichità turche. Il libro era custodito in una teca di vetro in una delle sale del palazzo dove erano esposte anche miniature. I ladri hanno portato via solo il Corano. Le autorità turche hanno messo in allarme l'Interpol. Esattamente come è successo nel film «Topkapi», l'allarme non ha suonato, le telecamere non hanno registrato nulla, mentre i ladri mettevano a segno il furto in uno dei musei più sorvegliati del mondo. Nel film quello che la banda di ladri cercava erano i gioielli del tesoro dei sultani, in particolare un pugnale tempestato di smeraldi, mentre in questo caso ad essere trafugato è un prezioso manoscritto in persiano del Corano risalente all'XV secolo, del valore di circa 10 miliardi. I ladri hanno neutralizzato allarme e telecamere, sfondato la porta della sala delle miniature e infranto la teca dove si trovava il manoscritto. La polizia indaga preoccupata dal fatto che la sala delle miniature si trova non lontana da quelle del tesoro e delle reliquie di Maometto. Cosa avrebbe infatti impedito ai ladri di penetrare anche nella sala del tesoro o in quella che contiene il santissimo mantello del Profeta? Qualche sospetto, secondo i media turchi, grava sui dipendenti del museo, considerata la maestria con cui il colpo è stato eseguito. In apparente contrasto con tale ipotesi gli inquirenti avrebbero trovato tre serie di impronte digitali, che potrebbero appartenere ai ladri. Il palazzo originale venne costruito sopra l'acropoli dell'antica Bisanzio dieci anni dopo la conquista, nel 1472-78 dal soltanto Melimot Fatili. Prese il nome Topkapi solo nel XVIII secolo, dopo che il sultano Ahmet III vi fece aggiungere una nuova porta custodita da due cannoni, e poi distrutta da un incendio. Tutti ì sultani aggiunsero palazzi sino al XIX secolo. La sala delle miniature si trova in fondo all'area dei palazzo, in una zona per arrivare alla quale i controlli elettronici e umani sono innumerevoli. A meno che, come nel film di Dassin, i ladri non siano entrati rocambolescamente di notte dai tetti. (Ansa)

Persone citate: Ahmet Iii, Dassin, Jules Dassin, Melina Mercouri, Ozgen Acar, Peter Ustinov, Profeta

Luoghi citati: Istanbul, Turchia