Concerto per violino e cellulare di Sandro Cappelletto

Concerto per violino e cellulare ANCHE UN TELEFONINO NELLO «ZINGARO» DI STRAUSS Concerto per violino e cellulare Sandro Cappelletto MA il carillon nel valzer dello «Zingaro barone» di Johann Strauss, chi se lo ricordava? Suadente, regolato per suonare piano e entrare al tempo giusto, durante una di quelle pause che servono al valzer per incantarsi un attimo prima di riprendere a volare. Chilo suona, si chiede il pubblico che gremisce il Teatro di Portogruaro, cinquanta chilometri a Nord-Est di Venezia, pei uno dei concerti più attesi dell'Estate musicale? Concerto impegnativo, Schoenberg e Webem, prima di Strauss. Appizzando le orecchie, lo sguardo va dritto verso il primo violino, il russo Pavel Vermkov, solista così strepitoso da poter inventare questo incantesimo strumentale. Però le sue dita sono immobili Una volta, due, tre, poi l'energia felice del valzer viennese ingrana il gran finale. Vemikov si alza di scatto, mette la mano in tasca, si porta il telefonino all'orecchio, comincia a parlare. Quando ritoma in scena, invi¬ ta sul palco a condividere gli applausi il telefonista-musicista, incaricato di chiamare da dietro le quinte il suo telefonino, nascosto e con la suoneria regolata ad effetto carillon. Mistero svelato. Per ogni oggetto di uso quotidiano si schiudono i territori dell'arte. Le sirene delle fabbriche adoperate dal compositore Edgard Varese per descrivere il caos sonoro di una metropoli, la scatola di una zuppa a poco prezzo reinventata m serie da Andy Warhol. Quando, all'Auditorium del Lingotto, un telefonino trillò durante una Sinfonia di Mahler diretta da Abbado, il biasimo d'odio di quattromila occhi fulminò all'istante il colpevole. Era il primo di una serie infinita: ai concerti, ai funerali, in sala parto, facendo l'amore, a tutti è capitato, distratti o cafoni, di dimenticarsi di spegnerlo. Ci voleva un artista per trasformare l'incubo in performance. La capacità di adattarsi alle peggiori condizioni di vita rende l'uomo un animale tenace, forse indistruttibile.

Persone citate: Abbado, Andy Warhol, Edgard Varese, Johann Strauss, Mahler, Pavel Vermkov, Schoenberg, Strauss

Luoghi citati: Venezia