Il boss Spatola estradato in Italia
Il boss Spatola estradato in Italia Era detenuto in America, è uno dei personaggi di spicco della mafia negli Anni 70-80 Il boss Spatola estradato in Italia Deve scontare una condanna per droga Udo Abbate PALERMO Ha accettato di farsi estradare in Italia per scontare tre anni di carcero per traffico di stupefacenti. Il boss Rosario Spatola, uno dei mafiosi entrato nella leggenda della mafia porgli affari miliardari con il traffico di droga, è arrivato a Roma il 31 agosto. Dal Metropolitan Dotontion Center di Brooklyn, in cui si trovava rinchiuso dal 20 gennaio scorso, Rosario Spatola ha acconsentito a trascorrere il resto della sua detenzione in Italia. In gran segreto ò stato estradato o da tre giorni trascorro le sue giornate in una cella del carcere di Rebibbia, nella sezione in cui vengono rinchiusi i collaboratori di giustizia. Spatola torna in patria e porta con so vent'anni di segroti. Ufficialmente a Palermo faceva il costruttore edile, uno dei più noti e facoltosi della città. Il suo carisma, però, nasceva da altro: era uno di quei mafiosi che fra gli Anni 70 o 80 frequentava i salotti dove si incontravano Cosa Nostra, politica, finanza e massoneria. Un misto di potere che le indagini di Giovanni Falcone riuscirono a sfiorare. E cosi i misteri dei traffici illeciti e del riciclaggio di denaro sporco partirono con Spatola alla volta degli Stati Uniti all'inizio degli Anni 90. Poi arrivarono le prime condanne e le richieste di arresto, ma dol costruttore si erano perse le tracce. A rintracciarlo dopo nove anni sono stati gli agenti dell'Fbi, che lo hanno catturato a New York. In tutto questo periodo di latitanza, Spatola si era dato da fare e aveva proseguito i suoi affari nella «Little Italy», con regolare licenza edilizia per realizzare case e palazzi a Brooklyn e dintorni. La cattura del boss non venne pubblicizzata, cosi come avviene in occasione dell'arresto di altri latitanti, ma la notizia trapelò lo stesso a Palermo dopo poche settimane. In primavera l'allora procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Pietro Grasso, oggi procuratore di Palermo, si recò spesso al Metropolitan Detention Center di Brooklyn. LI ha trascorso intere giornate. Quando a giugno si diffuse la notizia del ritorno in Italia del boss, il suo difensore palermitano, l'avvocato Angelo Barone, escluse ogni ipotesi di un probabile pentimento. «In Italia - ha detto l'avvocato - deve scontare solo una condanna a tre anni per droga. Niente di più». Il costruttore era stato condannato nell'ambito di un processo per una partita di eroina diretta dalla Sicilia alla famiglia Gambino di New York. La droga era stata intercettata e sequestrata. Spatola, che ha sempre negato ogni personale coinvolgimento nei fatti di cui è accusato, ha un omonimo, il collaboratore di giustizia Rosario Spatola. a 0 i a e e e o , e e l a i li procuratore Pietro Grasso
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