Punita la corsa al Mediocredito di Gianfranco Quaglia

Punita la corsa al Mediocredito Punita la corsa al Mediocredito Riesplode la febbre delle privatizzazioni. La banca fa gola anche a Unicredit? Popolare di Novara in «pole position» Gianfranco Quaglia NOVARA Il clima delle privatizzazioni infiamma anche la piazza di Novara. La Bpn di Siro Lombardini scende in campo per dare la scalala al Mediocredito Centrale e costituire un «nocciolo duro» con la Popolare di Vicenza di Gianni Zonin. Il patto fra le due «popolari» del Nord-Est e del Nord-Ovest adesso è ufficiale. Era stato l'imprenditore vitivinicolo che preside la «Vicenza» a lanciare la proposta nel cuore dell'estate: unire le forze per tentare la privatizzazione del Mediocredito Centrale, lanciando un messaggio aperto alla «Novara». Il piano di Zonin prevedeva di coinvolgere nello sforzo anche un terzo partner (c'è chi dice Mediolanum), che però deve essere ancora ufficializzato. La decisione del Consiglio d'amministrazione della Bpn, che autorizza presidente e amministratore delegato «ad esprimere l'interesse della banca per la partecipazione alla costituzione del "nocciolo duro"» arriva proprio alla vigilia di un'altra importante scadenza: la convocazione, fissata per oggi, del Cda di Unicredit. All'ordine del giorno una manifestazione d'interesse per il Mediocredito. Insomma, la privatizzazione della banca fa gola a molti. Soprattutto per la possibile aggregazione del Banco di Sicilia, controllato da Mediocentrale. Un controllo e uno sviluppo creditizio oltre lo stretto di Messina è operazione a cui guardano in molti con estremo interesse. Lo stesso Siro Lombardini, commentando il «via libera» del suo consiglio d'amministrazione, non nasconde la soddifazione per l'operazione in atto: «Ci met¬ tiamo con Zonin perché apprezziamo questo programma. Riteniamo che sia un'operazione valida, soprattutto per le prospettive che si possono creare sul mercato siciliano. La valorizzazione dell'economia è nell'interesse di tutti. Da parte nostra abbiamo il problema di espandere l'attività e acquisire Mediocredito dovrebbe aumentare la nostra presenza nel front-office». Nessun commento, invece, sull'identità del terzo partner che dovrebbe consolidare il patto Est-Ovest ed entrare in cordata con le due popolari. Da Piazza Affari era rimbalzata la voce di Mediolanum, finora non confermata. La scalata a MedioCentrale, con il trascinamento del Banco di Sicilia, porterebbe alla costituzuione di un polo bancario Nord-Sud forte di oltre tremila sportelli. I rapporti Zonin-Lombardini durano ormai da mesi. Ed era stato, per primo, l'imprenditore vitivinicolo (con interessi di settore anche in Sicilia) ad uscire allo scoperto proponendo l'aggregazione con la «Novara» e la realizzazione di una superbanca, di cui è già stato varato anche il nome ufficiale. Banca Più. La decisione di scendere in campo con la Vicenza per scalare MedioCentrale non significa, ancora, aggregazione. Per questo secondo passo Lombardini è in attesa di una risposta da Mediobanca, scelto come «advisor» per esaminare la proposta, unitamente a quelle della Milano e della Bergamo. Nel frattempo la Bpn darà avvio all'operazione di aumento di capitale, condizione necessaria per scendere in campo. E aggiungo Lombardini: «Non voghamo fermarci qui. In futuro pensiamo ad altre acquisizioni». Siro Lombardini

Persone citate: Gianni Zonin, Lombardini, Siro Lombardini, Zonin