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Bimba venduta da madre e zia Bimba venduta da madre e zia Nuovo scandalo a Tórre Annunziata Mariella Cirillo NAPOLI Una bimba nuda nelle foto che non lasciano dubbi e la mostrano accanto ad un vecchio signore, ad un gruppo di donne in pose oscene. In quelle immagini ci sono anche la madre e la zia della bambina di 10 anni, diventata preda di un fotografo in pensione che, a 93 anni, l'ha comprata per poche lire. Lui è finito agli arresti domiciliari in considerazione dell'età che non gli ha impedito di bruciare l'infanzia della piccola M. Le sue complici sono in carcere con l'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. Ancora una storia di pedofilia a Torre Annunziata, il paese dell'area vesuviana dove due anni fa furono scoperti gli abusi compiuti su bambini della scuola elementare del rione dei Poverelli e dove nel luglio scorso i due principali imputati nell'inchiesta sono stati assassinati, forse da giustizieri che non li tolleravano ancora Uberi. Questa volta la vittima è la figlia di un netturbino, ignaro secondo gli investigatori - di quanto moglie e cognata costringevano la sua bambina a fare insieme con l'anziano fotografo. Nel laboratorio che Salvatore Esposito aveva trasformato in casa dopo la separazione dalla moglie, gli investigatori sono arrivati grazie a una soffiata. La Guardia di Finanza ha sequestrato decine di imma- §ini che hanno per protagonisti vecchio e la bambina, ritratta nuda e in pose erotiche. In alcune foto ci sono anche donne adulte e tra loro sono state identificate la madre e la zia di M., rispettivamente di 33 e 21 anni. La bimba veniva ceduta al fotografo in cambio di piccole somme di denaro. Una violenza che sarebbe maturata in un clima familiare caratterizzato da condizioni economiche precarie, ma soprattutto da un profondo degrado culturale. Sia la mamma che la zia della piccola si sono infatti mostrate incredule di fronte alle contestazioni degli investigatori, quasi stupite di essere responsabili di un reato. Dopo il loro arresto, la bambina è stata affidata al padre, che non era a conoscenza degli abusi. Per l'anziano che si serviva di M. è scattata invece l'accusa di atti sessuali con minorenne.