«Le merci ad alto rischio devono viaggiare in treno»

«Le merci ad alto rischio devono viaggiare in treno» IA PROPOSTAMI VERDE DE LUCA «Le merci ad alto rischio devono viaggiare in treno» intervista PENSIAMO tanto agli autovelox e poi dimentichiamo un problema grave come il trasporto su strada di merci pericolose». Per il senatore dei Verdi Athos De Luca l'incidente di Milano è l'occasione per riprendere la battaglia a favore del trasporto su rotaia e di ammonire gli avversari: questa volta il traffico è stato bloccato per dodici ore,.la prossima volta potremmo trovarci a contare le vittime. Senatore, questo è un vecchio discorso: se le merci viaggiassero sui treni, le strade sarebbero più sicure. Ma sappiamo tutti che le ferrovie italiane non sono in grado di sostituire i Tir. Esiste una propo¬ sta concreta? «Naturalmente si. Conosciamo bene le carenze del trasporto nazionale su rotaia. Quello che noi chiediamo da subito ò il trasporto in treno di tutte le merci pericolose. Tutte, obbligatoriamente». Oltre a diminuire i rischi per gli automobilisti, crede chi: il traffico diminuirebbe? «Sì, molto di più di quanto si possa immaginare. Tra autobotti di benzina, di gas o pesticidi la nostra rete viaria è percorsa tutti i giorni da potenziali bombe incendiarie. Non passa settimana senza che le cronache locali dei giornali non scrivano di mezzi rovesciati che trasportavano i più svariati e pericolosi prodotti chimici». Chiederete un intervento delgoverno? «Proporremo ai ministeri dei Trasporti e dell'Ambiente di studiare la casistica e di preparare una lista di sostanze da trasportare soltanto su ferrovia». Fatto questo, resterà il problema delle strade e autostrade congestionate, del caos di agosto come delle tangenziali che soffocano ogni giorno dell'anno. «Occorre cominciare con un'inversione di tendenza, invece di continuare con la politica delle autostrade. Vogliamo un programma di fine legislatura che dia un segno di questo mutamento». Faccia degli esempi: le tangenziali di Milano, il tratto appenninico dell'Autostrada del sole, gli snodi di Genova e Bologna, il traffico intorno a Napoli e Roma come si affrontano? «Sulla Firenze-Bologna abbiamo accettato il compromesso di potenziare i tratti più a rischio. Ma non andrei a guardare i singoli casi. Il discorso è generale: l'Italia ha un traffico congestionato perché ha una rete ferroviaria superiore soltanto a quella della Turchia. Dispiace parlare ora di questo Paese che soffre per il disastro causato dal terremoto, ma chi ha visto le strade turche avrà notato le lunghe colonne di camion su tutte le strade». Lei da dove comincerebbe a potenziare le ferrovie? «E' necessario partire da qualche regione, come esempio. Il bilancio dello Stato è una coperta corta: per finanziare un progetto bisogna rinunciare a un altro. Bene, noi chiediamo di iniziare da un progetto di ferrovia in un'area in cui era previsto un progetto stradale. Se non facciamo così, il trasporto merci continuerà a svolgersi su gomma, ci saranno gli incidenti, le chiusure di interi tratti, il caos che dura ore o addirittura per tutto il giorno, come oggi nell'area di Milano. Non è una situazione che un Paese civile può sostenere». Crede che i divieti di sorpasso e i controlli sulla velocità servano a poco per garantire la sicurezza ad automobilisti e camionisti? «Le politiche severe volute dal ministro Micheli servono a limitare i rischi, ma non risolvono il problema di fondo, quello dell'intasamento del traffico e della pericolosità del trasporto di merci infiammabili. Lo ripeto: la prima cosa da fare è preparare una Usta di materiali da trasportare tassativamente su rotaia, poi bisogna dare il via a una nuova politica dei trasporti», [s. man.] «L'obbligo deve essere immediato, così si risolverebbe anche il problema del traffico»

Persone citate: Athos De Luca, De Luca, Micheli, Verdi Athos