Rogo in autostrada, 12 ore di inferno di Stefano Mancini

Rogo in autostrada, 12 ore di inferno L'incubo cominciato all'alba per l'incendio di un camion che trasportava sostanze chimiche Rogo in autostrada, 12 ore di inferno Code e automobilisti bloccati alle porte di Milano Stefano Mancini MILANO L'incubo sulla A4 comincia prima dell'alba e dura dodici ore. Un camion ha appona lasciato Milano. Trasporta sostanze chimiche infiammabili e viaggia in direzione di Bergamo. Il traffico non è ancora intuii: o: gli ultimi vacanzieri sono già rientrati e la città non ha ancora cominciato a pulsare. Il camion percorre una ventina di chilometri di autostrada, poi forse sbanda, forse ha un guasto meccanico, di sicuro si incendia. Alcuni automobilisti riescono a evitarlo, altri miracolosamente si fermano a pochi centimetri dal rogo. Nel buio le fiamme diventano il miglior segnale del disastro. Il traffico rallenta subito fino a fermarsi, senza tamponamenti. Scatta l'allarme. Arrivano cinquanta vigili del fuoco da Milano, Monza, Gorgonzola e Carato, tre autopompe, alcuni carri speciali, il mezzo di pronto intervento per gli incendi di prodotti chimici, una autogrù. Non ci sono vittime né intossicati perché non si tratta di sostanze pericolose, ma centinaia di migliaia di persone in tutta la Lombardia stanno salendo in auto e in auto trascorreranno la maggior parte della giornata. Alla barriera di Milano Est una pattuglia della polizia stradale blocca l'ingresso della A l'i, un'arteria che tocca tutta l'area industriale del Bergamasco e del Bresciano, raggiunge il Veneto, si dirama per il Brennero, prosegue per Venezia. Un'automobilista diretto a Dcsenzano chiedo informazioni all'agente. «L'autostrada è chiusa per incidente, deve raggiungere in statale il casello di Agrate» e la risposta, ripotuta centinaia di volte. Verso Milano non arriva più nessuno: il traffico è stato bloccato perché i vigili del fuoco devono bonificare la zona dell'incidente, rimuovere il camion e soprattutto ripulire l'asfalto per evitare nuovi incendi. Chi è già intrappolato in autostrada non può fare altro che pazientare, chi è indirizzato verso percorsi alternativi non ha sorte migliore. In poche ore tutte le strade attorno a Milano, verso Torino, verso Como e Varese, le tangenziali, diventano un serpentone di auto e Tir. Sotto il sole che si fa sempre più caldo, migliaia di persone percorrono a passo d'uomo un chilometro dietro l'altro. La paralisi provoca un'eco fino all'interno di Milano, soprattutto nella zona della Fiera. Attorno alle 10 sembra che l'inferno sia quasi finito. Il tratto fra Borgamo e Milano viene riaperto e, almeno in direzione Ovest, il traffico torna alla normalità. Alle 14, polizia stradale e vigili del fuoco chiudono di nuovo tutto per continuare in sicurezza i lavori sulla carreggiata. Alia barriera di Bergamo la colonna di veicoli si allunga. Il conducente di una Bmw consulta sconsolato il suo sofisticato navigatore satellitare che con ottusa insistenza gli ordina di riprendere l'autostrada. «Spero che riesca a indicarmi un percorso alternativo • spiego il guidatore -. Ho appuntamento tra un'ora a Milano, spero di arrivarci entro sera». Tutto il traffico si riversa su Statali disseminate di semafori, incroci, strettoie, attraversamenti urbani. I bollettini del traffico segnalano problemi alla viabilità in un diametro di duecento chilometri dal capoluogo lombardo con code . fino a 20 chilometri e consigliano di non mettersi in viaggio. Ma in viaggio, lungo questa autostrada, c'è un intero sistema economico, costituito da autotrasportatori, lavoratori pendolari, rappresentanti di commercio, professionisti che non possono perdere una giornata di lavoro né contare su mezzi pubblici adeguati. «Sulle autostrade intorno a Milano le code ci sono tutti i giorni - dice un casellante -. Oggi è un po' peggio. Va già bene che non ci sono stati morti e feriti». L'assessore regionale ai Trasporti Giorgio Pozzi sfoga la sua rassegnazione. «La Lombardia è arrivata a un punto di non ritorno - dice -. È sufficiente un incidente per mandare in tilt buona parte della nostra rete stradale e autostradale». Pozzi ricorda i progetti in cantiere da anni, come la Pedemontana (il collegamento Bergamo, Lecco, Como e Varese) e la Gronda ferroviaria (MalpensaOrio al Serio) che alleggerirebbero il peso di arterie ormai allo spasimo. Alle 17 arriva la notizia che l'autostrada è riaperta al traffico. Le colonne di auto riprendono velocità. L'incubo è durato circa dodici ore. E non è stato l'unico, ieri. Tra Fano e Pesaro, corsia Sud della A14, il caos è scoppiato alle 6,30, poco dopo il rogo di Milano. Massimo Forestieri, 35 anni, di Ancona, alla guida della sua auto è morto nello scontro con un Tir. La A14 è stata chiusa nei due sensi per quattro ore e il traffico si è riversato sulle Statali. Come in Lombardia, come tante altre volte. L'assessore regionale: «Sulla Milano-Brescia «Siamo arrivati al punto mancano anche i di non ritorno» servizi di informazione» Intrappolate migliaia di persone sulla A4, sono andate in tilt tutte le strade di accesso e le tangenziali «Siamo rimasti prigionieri sotto il sole, temevamo di non riuscire più a raggiungere la città» A destra il camion che ha preso fuoco all'alba di Ieri e ha mandato in tilt per 12 ore l'autostrada vicino a Milano A destra l'opera di bonifica della carreggiata invasa da sostanze chimiche ©M ©f?0 PUNTI CALDI ML TRAFFICO Bologna: traffico Autostrada Adriatica, Padova-Bologna, Autostrada del Sole, Brennero Milana: traffico Torino-Venezia, Milano-laghi (A8 e A9), Autostrada del Sole, tangenziali Genova: traffico di AIO (Ventimiglia), Al 2 (Sestri Levante), A7 (Milano), A26 (Grovellona Tace) Belegna-FtroRxe: tratto appenninico Flrense: traffico Firenze-mare, autostrada usata come tangenziale Roma Navali SsIerae-Regg3o Calabria: lo cantieri aperti fino al 2003 per la modernizzazione dell'autostrada

Persone citate: Giorgio Pozzi, Massimo Forestieri, Milana