«Polizze auto troppo care» di Marco Sartorelli

«Polizze auto troppo care» «Polizze auto troppo care» L'Adiconsum: cresciutefino al30% Marco Sartorelli ROMA Ci pensano Adiconsum e Codacons (organizza¬ zioni di tutela dei consumatori) a far tornare di malumore gli automobilisti, che si erano appena ripresi dopo i giorni infiniti degli aumenti di prezzo della benzina. Questa volta però gli automobilisti non sono soli. Con loro, altrettanto irati, ri sono i motociclisti. Comune bersaglio: assicurazioni e compagnie assicuratrici. L'Adiconsum, che in un'indagine realizzata tra le tariffe delle compagnie assicurative ha registrato l'andamento degli aumenti in diverse realtà territoriali e tipologie (giovani, anziani), scoprendo che le polizze Re-auto, per le quali sono annunciati nuovi aumenti, tra agosto del '98 e oggi sono cresciu- te m un anno fino a un tetto massimo che sfiora il 30%. Ecco un «caso» medio: a Roma una polizza in prima classe (con il «bonus» più elevato), un'auto di 13 cavalli fiscali (esempio: una Fiat Uno 1.100,) con un massimale di 3 miliardi guidata da un automobilista di 44 anni, l'assicurazione costa quest'anno mediamente 782.000 lire, con un rincaro rispetto ad agosto '98 (quando costava 602.000 lire), del 29,7%. Ma se in termini percentuali sono i quarantenni ad avere la peggio, almeno nella Capitale, non sono certo più felici i neo-patentati: pagano percentualmente meno ma, in-valore assoluto, spendono di più. «Il costo di una polizza spiega Paolo Landi, presidente Adiconsum - è diventato proibitivo per le famiglie. Per un neo-patentato la polizza su una utilitaria di 13 cavalli fiscali costa da 1.276.000 fino a un massimo di 3.273.000 lire. Chiediamo un monitoraggio del ministero dell'Industria e dell'Isvap. E' l'unico modo per tenere sotto controllo la giungla di tariffe», in un settore «senza un minimo di regole». L'Adiconsum denuncia inoltre che «alcune compagnie rifiutano l'assunzione di polizze di automobilisti "a rischio" scaricandoli così su alcune compagnie che operano sul "malus" e rischiano così di correre verso la liquidazione coatta amministrativa e di scaricarsi sulla collettività attraverso l'intervento del Fondo di garanzia». Secondo Landi, infine, le compagnie giustificano gli aumenti tariffari con i maggiori costi sostenuti mentre i loro bilanci «vanno benissimo: le quote accantonate a riserva dalle compagnie sono in costante miglioramento». Il Coda- cons ha invece protestato («Una nuova fregatura per gli italiani»), contro l'entrata in vigore, da oggi, della polizza «bonus-malus» anche per i motorini fino a 50 ce. Secondo l'associazione dei consumatori, infatti, si tratterebbe di un meccanismo che permette alle compagnie assicuratrici di ingannare i clienti con l'illusione di ridurre gli incidenti premiando i centauri più prudenti. Per il Còdacons, invece, la nuova formula comporterà solo un aggravio di 40.000 lire l'anno per famiglia e un guadagno di oltre 1.000 miliardi per le casse del sistema assicurativo. «Per non far scattare l'aumento della polizza - ha spiegato il portavoce del Codacons, Carlo Rienzi - il cittadino non denuncia i piccoli incidenti facendosene carico personalmente». Per Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana (Fmi), la formula è «una nuova stangata per i dueruotisti». Il ministro dell'Industria Pier Luigi Bersani

Persone citate: Carlo Rienzi, Landi, Paolo Landi, Paolo Sesti, Pier Luigi Bersani

Luoghi citati: Roma