Finanziaria, in arrivo sconti Irpef

Finanziaria, in arrivo sconti Irpef Oggi i dati del Tesoro, che segnano ad agosto un netto miglioramento. Presto novità sul fronte fiscale? Finanziaria, in arrivo sconti Irpef Fabbisogno dimezzato, boom delle entrate HOfM Entrate fiscali a gonfio vele e per gli italiani si profila la possibilità di uno sconto dell'Irpef già nella busta paga di dicembre oltre che per il prossimo anno. I dati ufficiali saranno resi noti oggi ma dalle ultime stime che il ministero del Tesoro e la Ragioneria Generale stanno conducendo in queste ore sembra che ad agosto il fabbisogno pubblico si sia dimezzato con un avanzo che si aggirerebbe intorno ai 15 mila miliardi di lire. Confermate in pieno dunque le anticipazioni del Ragioniere Generale dello Stato dei giorni scorsi e persino superate Te ottimistiche previsioni del ministero delle Finanze. I 15 mila miliardi di avanzo farebbero scendere a 16.900 miliardi il fabbisogno complessivo dei primi otto mesi del '99 contro i 39.700 del '98, una performance dovuta all'andamento boom delle entrate fiscali che ha colto di sorpresa lo stesso ministero delle Finanze. Ieri il sottosegretario al Tesoro Natale D'Amico ha confermato la restituzione agli italiani del «dividendo fiscale» attraverso l'abbassamento dell'aliquota media dell'Irpef. I dettagli dello sconto si avranno nei prossimi giorni. «In sede di dibattito parlamentare ha precisato il sottosegretario D'Amico - si discuterà su come restituirlo al Paese». Sul tavolo del governo vi sono almeno cinque proposte su come utilizzare l'opportunità offerta dall'andamento boom delle entrate fiscali. Si parla di riduzioni fiscali, stimoli per l'occupazione e incentivi allo sviluppo ma le dosi e i dettagli delle proposte potranno essere decisi soltanto nei prossimi giorni quando il gettito avrà una cifra ufficiale. Dall'entità esatta delle entrate fiscali dipende la possibilità di ridurre l'aliquota Irpef dal 27 al 26% già da quest'anno, di aumentare le detrazioni per i figli a carico e di avviare rapidamente il calo dei contributi sociali che rendono particolarmente oneroso il costo del lavoro e difficile il problema dell'occupazione. Poco probabile invece una riduzione dell'Irpef dal 27 al 25%, come ha avvertito il presidente della commissione bicamerale per le riforme fiscali Salvatore Biasco dei Ds. Fra le ipotesi vi è anche la riduzione dal 19 al 10% dell'Iva sull'edilizia e l'adozione di incentivi per specifici settori. Il capitolo edilizia sarà affrontato l'8 settembre in una riunione europea ma - a quanto si è appreso - è molto difficile che la riduzione Iva si possa sommare agli incentivi del 41% sulle ristrutturazioni che si sta pensando di estendere anche al Erossimo anno. Confortati dal uon andamento delle entrate, al Tesoro prosegue la preparazione della Finanziaria del 2000 che deve recuperare risorse per 15 mila miliardi. Le entrate dovrebbero essere garantite dalla dismissione dei beni immobiliari pubblici (3500 miliardi da incassare, anche se soltanto sulla carta) e dalla rinegoziazione dei mutui degli enti locali (2500 miliardi di risparmi). Sul fronte della spesa si agirà in gran parte sul pubblico impiego. I tecnici di via XX Settembre soltanto a fine settimana incontreranno le parti sindacali mentre domani i lea- ders di Cgil Cisl e Uil vedranno il ministro del Lavoro Cesare Salvi. In attesa che le riunioni chiariscano meglio il quadro delle misure sembra ormai certo che il capitolo previdenziale entrerà a far parte della manovra soltanto come interventi sulle pensioni d'oro e i trattamenti privilegiati. Non potranno essere ridotte le pensioni dei parlamentari perché occorre un regolamento delle Camere: al governo è concessa soltanto la possibilità di auspicare un ritocco della normativa. L'esecutivo potrebbe orientarsi su un veto al cumulo tra pensioni e stipendi di ministri, manager e grand commis di Stato: una strada comunque difficile e che non frutterebbe che poche centinaia di miliardi. Più probabile che vengano liberate ulteriori quote, se non tutto, di Tfr (Trattamento di Fine rapporto) per destinarle alla previdenza complementare. Un altro progetto prevede l'utilizzazione di parte dei proventi incassati dallo Stato dalla vendita di Telecom, Alitalia e di una tranche dell'Enel per alleggerire i fondi previdenziali speciali di categorie come quelle degli elettrici, dei trasporti, dei telefonici per evitare squilibri fra i dipendenti delle aziende ancora pubbliche e quelli delle aziende già privatizzate. (f. ama.] L'aliquota potrebbe Possibile anche il calo scendere dal 27 al 26% dei contributi sociali per Crescono le detrazioni incoraggiare assunzioni Qui accanto il ministro del Tesoro Giuliano Amato, a sinistra il responsabile del Lavoro Cesare Salvi

Persone citate: Cesare Salvi, D'amico, Giuliano Amato, Natale D'amico, Salvatore Biasco