«Per lui c'è solo la sua Mani pulite»
«Per lui c'è solo la sua Mani pulite» «Per lui c'è solo la sua Mani pulite» / legali di Berlusconi: quasi tutti i reati in prescrizione MILANO E' vero o no, si chiede Di Pietro, che tra un po' le vicende giudiziarie riguardanti Berlusconi diventeranno definitive? La risposta è no. Prima che la Cassazione dica l'ultima parola sulla situazione giudiziaria del leader dell'opposizione, dovrà passare ancora tanto tempo. Lo sostiene il professor Ennio Amodio, principale legale del Cavaliere: «Di Pietro fa un vistoso maquillage del calendario giudiziario del mio cliente, finge di non sapere che rr i processi più importanti non ancora stato fissato l'appello. Ma forse ciò che ha voluto dire è che esiste una sola bandiera di Mani pulite: la sua. Sembra dire: no all indulgenza delia sinistra, a meno che... "sia io a benedirla in nome della toga che ho smesso e che per l'occasione posso sempre tirar fuori dall'armadio''». Lo ribadisce anche l'avvocato Niccolò Ghedini, altro legale di Berlusconi, che parla del "fattore prescrizione'' per buona parte del futuro giudiziario del Cavaliere; lo dicono infine i numeri che riguardano i processi del capo di Forza Italia: tre condanne in primo grado, un'assoluzione e alcuni capitoli ancora aperti, in fase d'indagini o di udienza preliminare, come l'inchiesta sulla corruzione dei giudici romani di cui è prevista la ripresa il 16 settem¬ bre. Un processo, questo, che per vedere incardinato sul serio bisognerà attendere ancora a lungo: il gup Rossato ha riconosciuto il legittimo impedimento degli imputati principali (Berlusconi e Previti) per gli impegni parlamentari. Un principio che potrebbe protrarre all'infinito le udienze. Tacciono invece pm e capi di Mani pulite che preferiscono non commentare le affermazioni a proposito del futuro giudiziario di Berlusconi («che rischia di diventare un capo dell'opposizione in galera») e delle manovre che la sinistra starebbe mettendo in atto per impedire che ciò avvenga. «Di Pietro non tiene conto delle prescrizioni già maturate o in corso di maturazione», dice l'avvocato Niccolò Ghedini Vediamole dunque queste prescrizioni che, a differenza di quanto sostiene l'ex pm, rischiano di spegnere il "cerino acceso" del caso Berlusconi senza che nessuno si scotti le mani. Secondo i calcoli fatti dai legali, la prescrizione è già scattata ad esempio per il processo All Iberian 1 (2 anni e 4 mesi la condanna per finanziamento illecito al Psi ), trattandosi di un reato che risale al 1991. In appello, il processo prenderà il via il 15 ottobre, i giudici potrebbero riconoscere l'avvenuta prescrizione e chiudere la vicenda. E prescritto, secondo gli stessi calcoli, sarebbe anche il falso in bilancio contesta¬ to per la vicenda della casa cinematografica Medusa. Così come sarebbero ugualmente prescritti i reati contestati a Berlusconi per "il caso Ariosto" e per la presunta corruzione legata alla vendita della Sme. Quanto alla condanna per le tangenti alla GdF (2 anni e 9 mese, l'appello deve essere ancora fissato), secondo i legali la prescrizione scatterebbe a metà del 2001. L'unica inchiesta meno esposta al rischio prescrizione rimane insomma quella sul lodo Mondadori, ancora in fase d'indagini preliminari (per questa vicenda nel luglio scorso Berlusconi e Previti hanno ricevuto un invito a comparire). In questo caso c'è tempo fino al 2006. [p.col.l
Luoghi citati: Milano
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