Lo vendetta: bomba in piazzo del Maneggio di Anna Zafesova

Lo vendetta: bomba in piazzo del Maneggio L'esplosione nella sala giochi del terzo livello sotterraneo, quattro ragazzi tra le vittime Lo vendetta: bomba in piazzo del Maneggio Trentotto feriti nel centro commerciale più chic di Mosca Anna Zafesova MOSCA Una bomba sotto le finestre di Boris Eltsin. E' l'ultimo atto di una battaglia politica rovente che aumenta ancora di più la tensione a Mosca, scossa negli ultimi giorni da scandali e scontri. Ieri sera, alle 19.57, un ordigno è esploso nel centro commerciale sotterraneo della piazza del Maneggio, nel pieno centro di Mosca, a due passi dalla Piazza Rossa. L'esplosione è avvenuta al piano più basso, il «meno 3», dove ci sono i ristoranti e la sala giochi. I testimoni raccontano di aver sentito uno scoppio. Subito dopo si è spenta la luce e i presenti sono stati investiti da una pioggia di schegge dalle vetrine che andavano in frantumi. L'ordigno - secondo le prime valutazioni dell'equivalente di 150-300 grammi di tritolo - era stato piazzato nella sala giochi per bambini. Tra i feriti infatti ci sono quattro ragazzini che si erano concessi qualche ora di svago il giorno prima di ricominciare la scuola. Contrariamente alle prime notizie, pare che l'incidente non abbia provocato morti. I feriti sono 38, 5 dei quali gravi. Ma dal pronto soccorso affermano che nessuno è in pericolo di vita. Le prime immagini girate dai soccorritori pochi minuti dopo l'esplosione mostrano la sala giochi completamente devastata e decine di persone soprattutto ragazzi - che si aggirano per i corridoi della «Mail» con facce spaventate. Molti sanguinano per le ferite dalle schegge, una ragazza si fascia il piede e ripete «i feriti sono tanti, tanti». L'esplosione ha provocato la massima mobilitazione della polizia: la piazza del Maneggi ffljTgBK:~M gio si trova proprio sotto le mura del Cremlino. Pochi minuti dopo il fatto tutto il centro veniva bloccato e decine di autoambulanze e mezzi dei pompieri si precipitavano verso la piazza, provocando il panico e voci di decine e decine di vittime. E già alle 20.10 veniva dato l'ordine di intensificare il pattugliamento della Piazza Rossa e degli uffici del Cremlino, lasciati dal presidente Eltsin appena due ore prima. Due ore dopo sulla piazza è arrivato il sindaco della capitale Jury Luzhkov, pallido e teso. L'esplosione al centro commerciale è un grave colpo per lui: è il suo gioiello che mostra a tutti gli ospiti della capitale, la sua vetrina della nuova Mosca ricca e scintillante. E' stato lui a volerlo e costruirlo in tempi record, generando infinite polemiche sul piano urbanistico e un enorme buco nel bilancio della città. Il sindaco, riemerso dalle viscere della «Mail», non ha avuto dubbi: «E* un atto terroristico». La procura di Mosca è dello stesso parere: già ieri sera è stata aperta un inchiesta contro ignoti con l'accusa di «terrorismo». Prima della conclusione di tutti gli esami la polizia rifiuta di dire se si è trattato di un ordigno «professionale». Qualcuno ha perfino avanzato l'ipotesi che si trattasse dello scoppio di una delle macchine della sala giochi. Ma si parla già di una misteriosa borsa abbandonata in un angolo della sala. E Luzhkov ha esortato in tv i moscoviti a fare attenzione sui mezzi urbani e in luoghi pubblici: «Se vedere un oggetto abbandonato chiamate subito la polizia». Il sindaco ha rifiutato comunque di fare ipotesi sugli autori dell'attentato, ammettendo però che la pista «daghestana» sembra quella più evidente. La settimana scorsa, dopo un'estenuante battaglia, ìe truppe russe sono riuscite a cacciare i fondamentalisti eoceni dal Daghestan e negli ultimi giorni hanno proseguito l'offensiva alla caccia dei ribelli. I ceceni ritirandosi avevano minacciato di farla pagare con atti terroristici appunto a Mosca e altrove. Ma non è l'unica pista possibile nella Russia ribollente di estremismi e intrighi. Potrebbe trattarsi di un comune regolamento di conti tra il padrone della sala giochi e il racket. Oppure - visto il significato simbolico del luogo dell'esplosione - un avvertimento, un'altra mossa sullo scacchiere politico. L'attentato a due passi dalla Piazza Rossa, sotto le mura del Cremlino che Eltsin aveva lasciato da poco Bloccato dalla pqlizia il centro della capitale Sul posto è subito arrivato il sindaco Luzhkov: il «Mail» è stato una sua creatura, è il suo orgoglio ed è stato oggetto di aspre polemiche anche per gli alti costi IL LUOGO DELL'ESPLOSIONE PIAZZA DEL. MANEGGIO POSTE CENTRALI CORTE COSTITUZIONALE MINISTÈRO DELLA DIFESA Due poliziotti di guardia all'entrata del grande centro commerciale dove è avvenuta l'esplosione, nella storica piazza del Maneggio, a pochi metri dal Cremlino

Persone citate: Boris Eltsin, Eltsin, Jury Luzhkov, Luzhkov

Luoghi citati: Daghestan, Mosca, Russia