«E' un completto contro Boris»

«E' un completto contro Boris» IL GRANDE TESORIERE DEL CREMLINO ACCUSATO DI CORRUZIONE «E' un completto contro Boris» Borodin: c'è un disegno dietro le rivelazioni intervista Pubblichiamo parte dell'intervista che Pavel Borodin, tesoriera del Cremlino, ha rilasciato alla radio moscovita Svoboda LEI ha smentito di avere conti in Svizzera. Pacolli, il capo della Mabetex, conferma però di averle aperto un conto. «Che strano: il conto l'ha aperto Pacolli, ma le domande le fanno a Borodin. Non esiste nulla: né l'estratto conto, né le ricevute delle carte di credito, né la mia firma. Penso che sia l'ennesimo affaire politico commissionato ;la qualcuno, al quale partecipano gli organi giudiziari russi. Cosi la Svizzera si tiene i soldi russi. E, per coincidenza, giusto alla vigilia delle elezioni. E' pura politica per danneggiare la Russia: chi ha i soldi in Svizzera li perderà». Anche lei? «Io purtroppo tutti quei soldi non li ho. So chi ha commissionato quegli articoli e quanto li ha pagati, ma non faccio mai guerra a nessuno, meno che mai a queste canaglie». Pacolli dice che ha aperto il conto "Dean" per finanziare i suoi tre soggiorni in Svizzera. «Tutte i miei rapporti con il signor Pacolli si svolgevano in base ai contratti di appalto che abbiamo fatto con lui. Ma vorrei dire che siamo in una situazione interessante: in base alle leggi svizzere e russo, chiunque può essere dichiarato colpevole solo da un giudice. Che io sappia, in Svizzera non è in corso nessuna inchiesta che ci riguarda. Perchè allora un giornale italiano parla di questi conti? Da dove i giornalisti italiani hanno preso tutto? Mi rendo conto che l'articolo è stato commissionato. E' una barzelletta». Ma il Corriere della Sera è un autorevolissimo giorna¬ le italiano e ha fornito numerosi dettagli, nomi e testimonianze. Perchè dovrebbe accusare lei o Boris Eltsin? Loi dice che è tutta una macchinazione. Se è così, a un certo punto dovrà fare i nomi di chi ci sta dietro. Lo farà? «Certo. Ho letto la traduzione di quell'articolo che mette insieme nomi incompatibili: Korzhakov, Chubais, Barsukov, Eltsin, Pacolli, Cernomyrdin. Un debrio. Sembra che il giornalista abbia messo insieme tutti i nomi russi che conosceva. Per Borodin si sarebbe anche potuto credere, ha lavorato con Pacolli. Ma che c'entra Chubais?» Perchè è andato in Svizzera, se la Mabetex aveva un appalto a Mosca? «Erano viaggi di 2-3 giorni, per vedere i modelli dei mobili». Le foto non bastavano? «Quando compriamo mobili per i più alti dirigenti, dobbiamo controllare tutto 7-8 volte: che sia legno, stucco e oro voro». Quanti eravate? «Tre o quattro». E quanto avete speso? «Non penso tanto. Quanto può costare un albergo? 150-200 dollari». E non ha mai ricevuto niun t'altro da Pacolli? «Mi sono piaciute molto le ultime rivelazioni su Turover, Skuratov e sulla signora Del Ponte: si capisce subito chi vale cosa. Turover dice che io ho ricevuto da Pacolli soldi, gioielli, orologi in presenza di 7-8 italiani. Sono cose che si fanno a quattr'occhi». Le ultime rivelazioni accusano direttamente il presidente uscente. Lei dice però che è tutto commissionato. Ma perchè? «Oggi molti candidati alla presidenza vorrebbero abbattere Eltsin. Solo qualche mese fa riceve¬ vano dalle sue mani cariche e medaglie. Ora sono impacienti e vorrebbero rovesciarlo prima delle elezioni. Ma non ci riusciranno». Perchè allora Carla Del Ponte è così attiva? E' stata comprata anche lei? «Ultimamente ha fatto troppi errori: la famosa inchiesta Berlusconi, quella contro Chirac. Sono fallite tutte. Erano indagini politiche sulle quali avrebbe potuto fare carriera». Lei è molto vicino alla famiglia Eltisn: come si sente dopo tutti questi scandali? «Sanno chi lo fa e perchè». Perchè avete sempre dato la preferenza alla Mabetex? «E' solo una delle 134 società straniere che lavorano con noi». C'è corruzione al Cremlino? «Lo può dire solo un tribunale. Ma sicuramente gli Usa sono più corrotti della Russia». ta Del Ponte negli ultimi tempi ha commesso troppi errori, sono indagini politiche per fare carriera» «Solo un tribunale può stabilire se al Cremlino c'è corruzione, ma certo gli Usa sono più corrotti della Russia» Pavel Borodin nel garage presidenziale accanto a una nuovissima «Volga-3105»