Inseguimenti d'amore

Inseguimenti d'amore L'ultima puntata del racconto estivo di Alessandra Montrucchio Inseguimenti d'amore L'ultima puntataInsegLA prova del nove. Si dice così, no? Ci sono fatti che confermano o invalidano altri fatti: ad esempio, cenare con Lavinia in un posto che aveva scelto lei, la Fila in piazza Carignano. Si vede che Gherarduccio va li e lei vuol farlo ingelosire, aveva insinuato Felix, e dunque quella era la prova del nove: avevano ordinato, avevano brindato alla serata, e se il dio si fosse manifestato... cosa? Se si manifesta, tu mandala a quel paese, tanto non è nemmeno un granché. Mat la guardò: gli occhi da cerbiatta, le spalle abbronzate. Felix non capisce niente, stabUì, e stava per dire qualcosa di melenso quando un cameriere fortunatamente portò le pizze, e Mat si rese conto che sarebbe stato meglio dire qualcosa di interessante. Ma tutto ciò che gli venne in mente fu: «Hai visto, non fa più tanto caldo». «Eh, stasera ci sono dei nuvoloni...» «Be', speriamo che non piova». Silenzio. Perché insisti, se non sapete neanche di cosa parlare? La voce di Felix era peggio di quella della coscienza. Perché palpita di grazia e di vita, perché ci vuole tempo.,, perché? Ma Lavinia, più che non sapere cosa dire, sembrava che non sapesse quando dirla. E in effetti dopo cena, mentre passeggiavano, finalmente la disse. «Mat, ascolta». Una punta di angoscia si insinuò nel cuore di lui. «Niente, è che sto bene quando sono con te, e...». Tuonò. «... e volevo che sapessi che... ma piove.'». Pioveva. Era la fine d'agosto, e l'autunno scacciava l'estate a furia di temporali. Mat e Lavinia si rifugiarono sotto il porticato di Palazzo Carignano. Lei aveva un ciuffo di capelli appiccicato alla guancia, e Mat realizzò che il dio non si era manifestato, ed era il momento ideale per un bacio, e forse... «Insomma, con te sono stata bene» riprese lei. Era stata? «Però... sono tornata con Gherardo». La prova del nove. Del resto, un dio non ha bisogno di incarnarsi per manifestare la sua potenza. «Mi sembrava giusto dirtelo. Tu sei stato molto caro con me, non so come avrei superato questo periodo senza di te». Ah no, la parte dell'amico no. Mat scrollo le spalle. «Nessun problema, Lavinia. Davvero». «Sicuro?» «Sicuro». Lavinia gli baciò, una guancia. «Sei fantastico, Mat». Sì, fantasticamente scemo. Lei guardò l'orologio. «Allora non ti scoccia se lo raggiungo? Lui è da Florio, e...» «Ti accompagno». Aspettarono che spiovesse, poi Mat scortò Lavi¬ ra Montrucchio more nia da Fiorio. Inamidato come una camicia. «Senti, io... entro». «Va bene». «Ci sentiamo?» «Va bene». Lavinia sparì tra i velluti di Fiorio. E adesso? Mat camminò fino in piazza Vittorio, rigidissimo. Soltanto quando vide Felix al caffè Elena, si abbandonò prostrato su una sedia di fronte all'amico. «Com'è andata la prova del nove?» gli chiese Felix. «Non dirmelo: il dio si è manifestato». «Più o meno. Oh Felix, sto malissimo». L'altro si stirò, si alzò. «Vieni, ti faccio vedere una cosa». Mat lo seguì fuori; Felix lo prese sottobraccio e con un gesto del braccio gli indicò la piazza. «Non è bella, questa piazza?» «E' splendida. E allora?» «E allora goditela, no? Senti, lo so che ora come ora non ci credi, ma non vale la pena di star male per una che ti usa». «Può darsi». La collina scintillava di luci. «Sai che l'ho fumato, quel tabacco?» disse poi Felix. «Ah si? E com'è?» Felix scosse la testa. «Fa schifo». Si guardarono. E risero, risero finché non ebbero male alla pancia. «Vieni che ti offro una birra» lo invitò Felix, e Mat seguì l'amico dentro il bar, un po' pesto e triste e innamorato. Ma molto meno scemo. Alessandra Montrucchio (5 fine]

Persone citate: Alessandra Montrucchio, Fiorio, Florio, Montrucchio