Come sono allegri gli oleandri in vasi e mastelli di Paolo Pejrone

Come sono allegri gli oleandri in vasi e mastelli . FIORI E GIARDINI . | Come sono allegri gli oleandri in vasi e mastelli LE calde e umide rive dei rari fiumi, vicino al mare, nelle zone temperate del Mediterraneo sono il posto naturale per l'oleandro. Le grandi masse di fiori rosa e le sottUi zaffate (un po' velenose) del loro profumo non possono lasciare ^differenti. Spesso U contrasti i tra la lussuriosa sicurezza dei verdi lucidi deUe foglie e dei colori pastello dei loro fiori e la dxarrii lattea arsura dei suoi contornièfi>rLi.\si. io. Nei giardiiu, l'uso dell'oleandro è da mono tempo fnuto di lunghe e appassionanti discussioni sul dove, sul come e adrliritiura sul porche. I detrattori parlano di veleni (effettivamente sono piante con principi velenosi neUe foglio, nei rami ecc.), ma a chi viene in mente di mettersi a mangiare le foglie dell'oleandro?... Altri detrattori parlano di abuso volgare di queste piante; le autostrade ne sono la sede, ma come sono belU anche lì! I nostri poveri oleandri reagiscono con una tale forza da far tacere i nemici più arrabbiati. GU oleandri a fiore chiaro e sbiadito, a mio parere, contrastano con molta efficacia con le tonalità scure delle foglie; quelli bianchi, poi, nelle notti chiare dell'ostato ci accompagnano a lungo con il loro luminoso e sofist icato bagliore. Bellissime sono le piante vecchie e grandi con le loro enormi teste fiorite. La più bella pianta che abbia visto per tanti anni fiorire in modo trionfale puntuale e sana fu quella, a fiore bianco, che si accostava ad un casello ferroviario daU'ormai disusata ferrovia che unisce Orbetello a Porto Santo Stefano in Toscana. Ora il caseUo è diventato un villino e l'oleandro, tagUato e ridotto da una forte potatura è diventato un vecchio albero qualunque, dignitoso ma senza la maestosa bellezza di quando era abbandonato. La pioggia è l'unico nemico dei fiori dell'oleandro. I potali vengono subito rovinati, non sopportano le docce. Perché, quindi, non coltivarti contro i muri delle case, in pieno sole, in modo da approfittare del riparo del tetto? GU oleandri, infatti, resistono benissimo a basse temperature. Non stupisce di vederli ormai crescere, piantati da mani coraggiose (o temerarie?) contro le case al certe soleggiate vallate alpine. Nei Paesi del Nord-Europa l'oleandro è coltivato come pianta da limonaia. In vasi e in mastelli sono allegrissimi: se curati bene, potati sapientemente (una buona riduzione va fatta alla fine di ogni stagione, a settembre) si mantengono rotondi, compatti e sani. In quelle latitudini, come gli aranci e gU altri agrumi, gli oleandri sono piante della memoria: contengono il sole e la luce. Quella luce che solo U Mediterraneo può avere... Forte, viva e aJlegra, degna della più assolata «mattinata». La pioggia è il solo grande nemico dei loro fiori: i petali vengono subito rovinati, non sopportano le docce Paolo Pejrone

Persone citate: Giardini

Luoghi citati: Orbetello, Toscana