Umberto Eco bum erotico: basta un metanagramma di Umberto Eco

Umberto Eco bum erotico: basta un metanagramma Umberto Eco bum erotico: basta un metanagramma Cara Posta in Gioco, sto leggendo, con fatica, lo ammetto, un libro che si chiama «Alphabetical Africa». La storia si svolge in Africa e va bene. La particolarità del libro è che il primo capitolo è composto da sole parole che iniziano per A. Il secondo da parole che iniziano per A e per B, e così via. Arrivati alla Z si torna indietro e si sottrae un'iniziale ad ogni nuovo capitolo. La struttura, quindi, è quella di un doppio triangolo, e l'Africa ha pure una vaga forma triangolare. Il libro è purtroppo intraducibile anche perché in inglese puoi partire subito con «and», «are», «am» mentre in italiano prima di poter dire «io sono» devi aspettare una quindicina di capitoli. La cosa più stupefacente è un'altra: che l'uomo che s'è sottoposto a una fatica così inverosimile si chiama Walter Abish. E ti giuro che non è uno pseudonimo. Uno il destino se lo porta nel nome. Se ti chiami Abish devi per forza far qualcosa sull'alfabeto. Mi domando se abbia degli amici che si chiamano Cidish, Efish, Gliish, ecc.. Gualtiero De Marinis, Bologna Caro De Marinis, vengo subito alla Sua, ma prima voglio togliere dalla suspense i lettori della scorsa Posta in Gioco che non hanno capito il trucco. Il giro turistico proposto da Giuliano Giunchi (Pioverà, AL) passava da Ciriè, Temi, Renate, Taureana, Inacquata, Sassetta, Santa Tea, Taranto, Mantova, Cogne. Sono tutti nomi di città italiane, tranne Santa Tea che non esiste. Sono accomunati dal loro nome: ognuno di essi è il metanagramma (ovvero anagramma con sostituzione di una e una sola lettera) di una diecina. Ciriè è Dieci (R=D). Terni è Venti (R=V). Renate è Trenta (E=T). Taureana è Quaranta (E=Q). Inacquata è Cinquanta (A= N). Sassetta è Sessanta (T=N). Santa Tea è, o sarebbe, Settanta (A=T). Taranto è Ottanta (R=T). Mantova è Novanta (M=N). Cogne è Cento (G=T). C'è tutta una letteratura sulla predilezione di certi poeti barocchi per donne con imperfezioni fisiche, quindi non mi sento particolarmente perverso nell'amare i metanagrammi. Solo che ne parlo poco, perché l'ultima volta che ho scritto una Posta in Gioco sul tema, tanti anni fa, sono stato redarguito da Umberto Eco. Quella volta, prima di ritirarmi in una muta e addolorata contrizione, cercai di spiegare all'augusto critico che il bello dei metana¬ grammi è quando li si scopre fra nomi propri della stessa famiglia. Scoprire che Umberto Eco è il metanagramma di «bum erotico» (questa è una tardiva captatio benevolentiae) è roba da poco, anzi è un anagramma sbagliato e basta. Ma scoprire metanagrammi fra le province italiane è già meglio: Bologna=Bolzano (G=Z), per esempio. Ce ne sono tantissimi, e il più sorprendente è Vicenza=Venezia (C=E). E fra i nomi degli scrittori? Eco=Poe (C=P) sono troppo poche lettere. Morante=Montale (L=R) dà già più gusto. L'arte anagrammatica va per equivalenze, quella metagrammatica per trasformazioni ; la loro moderata combinazione produce straniamenti, come nel passaggio che Giunchi fa da Taureana a Quaranta. Al momento in cui scrivo non so se qualcuno abbia trovato una soluzione per Settanta, quando succederà ne riparleremo. E ora andiamo a Walter Abish. Io mi fido, certo che mi fido di De Marinis, e registro con il dovuto interesse, e il dovuto spavento, il caso di quest'Africa Alfabetica. Un poco meno radicale, ma in compenso assai più famoso, è il caso di James Ellroy, grande e inquieto scrittore. Nei recentemente tradotto «Corpi da reato» (Bompiani) la prima parte si intitola «Hush Hush» e dopo una breve mtroduzione è scritta da uno che premette: «Meglio distrarmi dal suo disprezzo dedicandomi alla mia avventura, finché mi sarà ancora agevole allitterare allettantemente» oppure «Passai al pannello prospiciente e perlustrai la platea». Insomma è un signore che allittera, che scrive usando il più possibile parole con la stessa iniziale. Mi sembra giusto segnalare il nome dell'autore della non impossibile ma certe ìeanche facilissima traduzione: Sergio Claudio Perroni. Scrivete a Posta in gioco - La Stampa TTL, via Marenco 32,10126 Torino POSTA IN GIOCO Stefano Bartezzaghi