Proda mette in guardaroba Jil Sander

Proda mette in guardaroba Jil Sander Un'altra acquisizione, dopo Lang e Church's. Nel mirino Tpg c'è Bally Proda mette in guardaroba Jil Sander Alla «maison» italiana il 75% delle azioni ordinarie AMBURGO La tedesca Jil Sander diventa italiana: il gruppo tosco-milanese Prada ha infatti acquisito il 75% del capitale ordinario e il 15% dei diritti di voto quotati di Jil Sander dalla stessa Jil Sander. Lo ha annunciato la griffe tedesca, precisando che la stilista Jil Sander manterrà la carica di presidente della società tedesca e la responsabilità per il design e lo styling dei prodotti. Patrizio Bertelli, presidente della holding Prada, sarà il presidente del consiglio di sorveglianza di Jil Sander. L'operazione, di cui non sono noti i termini finanziari e che deve ancora ricevere il via libera delle autorità di controllo, il German Cartel Office, dovrebbe comunque concludersi entro settembre. Jil Sander ha commentato l'operazione dicendosi «lieta di aver trovato nel gruppo Prada il partner forte che consentirà alla nostra società di entrare in una nuova fase del suo sviluppo. L'ingresso nel gruppo Prada - ha aggiunto -, innescherà significative sinergie e aprirà possibilità importante per Jil Sander, soprattutto nel segmento accessori». La stilista ha inoltre sottolinealo di «essere in pieno accordo con Miuccia Prada e Patrizio Bertelli sul fatto che l'indipendenza del marchio Jil Sander, con il suo stile e la sua qualità specifici, sarà rafforzato da questa collaborazione». «Jil Sander - è stato il commento di Prada affidato a una breve nota -, rafforzerà le lineee del Gruppo Prada, che sta sviluppando un ampio portafoglio di marchi nel settore della moda». La notizia dell'acquisizione è giunta nella stessa giornata in cui sono state rese note le cifre relative alla casa di moda tedesca: Jil Sander ha visto aumentare del 4,1% il giro d'affari nel primo semestre '99, per un totale di circa 59 milioni di dollari; i risultati prima delle tasse dell' azienda sono cresciuti del 23,5% rispetto all'analogo periodo dell' anno scorso. Commento della stilista: «Mi aspetto risultati simili per il resto dell'anno». Prada (un impero che spazia dalla pelletteria all'abbigliamento alle calzature), prevede per quest'anno un fatturato di circa 1.800 miliardi. Ha avuto quindi una conferma ufficiale, dopo la notizia soltanto ufficiosa circolata nei giorni scorsi, il «colpo» della stilista Miuccia Prada nei confronti della maison amburghese. Si conferma dunque l'attivismo della casa di moda italiana, che a febbraio aveva messo le mani sul 15% della De Rigo (settore occhiali, con quotazione a Wall Street), e a marzo aveva bissato il colpo conquistando il 51 % di Helmut Lang (sempre a New York). Ed era della stessa giornata in cui si mormorava (senza conferme) della scalata di Prada a Jil Sander, l'acquisizione del1*8,5% della Church's, «firma» di prestigiose scarpe e vanto dell'* english style». Un'operazione, quest'ultima, dal valore di una ventina di miliardi, resa nota dallo stesso Patrizio Bertelli (marito di Miuccia Prada), con un comunicato ufficiale al London Stock Exchange. Ancora nel settore moda, si segnala il movimento del Texas Pacific Group. Dopo la Piaggio, ha infatti manifestato attenzioni per la Bally, società svizzera di calzature e accessori di lusso, della quale il fondo di investimento statunitense si appresterebbe ad annunciare l'acquisto stimato in 200 milioni di dollari. L'anticipazione è stata data dal Financial Times. Il Tpg, fondo d'investimento specializzato nel rilevare gruppi industriali in crisi, si è lanciato nell'impresa dopo che la Oerlikon-Buhrle, conglomerata svizzera di controllo, ha rinunciato a portare in borsa la Bally, nome famoso dell'alta moda europea, da anni in crisi con perdite che hanno raggiunto i 32,8 milioni di dolla ri nel 1998. Ir. e. s.] La stilista Miuccia Prada

Luoghi citati: New York, Texas