Giudice russo dalla Del Ponte

Giudice russo dalla Del Ponte Giudice russo dalla Del Ponte E due grandi banche avvertono «Movimenti sospetti sui conti» BERNA Nikolaj Volkov, il procuratore russo che indaga sulle finanze dell'Aeroflot, è giunto ieri a Berna e si è subito incontrato con il procuratore generale svizzero Carla Del Ponte. «Tutti i dossier per cui è stata richiesta assistenza giudiziaria dovrebbero essere affrontati», ha detto la portavoce svizzera Dominique Raymond. Sta di fatto che lo scandalo dell'Aeroflot coinvolge essenzialmente Boris Berezovskij, il grande finanziere che ha dato, sì, un decisivo contributo all'ultima elezione di Boris Eltsin, ma che la vox populi moscovita indica come in procinto di essere scaricato dal Presidente. L'ipotesi di un Berezovskij capro espiatorio è confortata dal fatto che, su richiesta di Mosca la procura svizzera ha sequestrato 20 conti bancari riferibili a Berezovskij per un totale di 66 milioni di dollari: 120 miliardi di lire. Ma c'è un altro indizio assai indicativo. Assieme a Volkov dovevapartire Gheorghij Ciuglazov, il magistrato che segue l'inchiesta sulle carte di credito che il finanziere kosovaro Bahgjet Pacolli avrebbe «fornito» a Eltsin e figlie. Ebbene, 4 giorni fa a Ciuglazov sono stati tolti inchiesta e allaccio della linea telefonica. Così il magistrato si è sfogato in tv: «Almeno il 90%» delle indiscrezioni pubblicate dai giornali «sono vere», ha detto. Oltre a scaricare Berezovskij, «la famiglia» di Eltsin si appresterebbe a lanciare una monta¬ gna di fango sui duo più pericolosi oppositori: il sindaco di Mosca Jurij Luzhkov e l'ex premier Evghenij Primakov. A sostenerlo è la «Nezavisimaja gazeta», secondo cui il primo avrebbe gestito da padrone le ricchezze di Mosca, favorendo parenti e amici, mentre sul secondo potrebbero saltar fuori storie di grandi traffici d'armi con i Paesi arabi. Sarà vero? Forse si, ma va detto che la «Nezavisimaja» appartiene a Berezovskij. Eltsin ha certamente incassato ieri le dichiarazioni di Tom Dawson, direttore delle relazioni esterne del Fondo monetario internazionale (Fmi), secondo cui perora non c'è «assolutamente nessuna indicazione che denaro del Fmi sia stato deviato». Ma l'autorevole «Wall Street journal» scrive che il Fondo ha avviato un'inchiesta severa, imbattendosi in «violazioni del rapporto di fiducia» Russia-Fmi. Inoltre alcune grandi banche internazionali, tra cui la Deutsche Bank e la Ubs, dopo la raffica di scandali hanno rivisto i conti degli ultimi mesi trovando numerose «attività sospette» di cui è stato informato il ministero del Tesoro Usa. Potrebbe essere inutile visto che secondo il «Washington Times», quotidiano vicinissimo ai servizi segreti Usa, la Cia aveva avvertito In Casa Bianca già nei primi anni '90 dell'intreccio politica-corruziono-mafia in Russia. Dall'alto, perù, era arrivato l'ordine di lasciar perdere. Ad impartirlo, fa capire il giornale, fu Al Gore: il vice di Clinton. le. st.]

Luoghi citati: Berna, Mosca, Russia