Nonno Vierchowod toglie il sorriso a Totti

Nonno Vierchowod toglie il sorriso a Totti Il giallorosso sigla (su rigore) il primo gol del torneo ma gli emiliani rimediano con Stroppa Nonno Vierchowod toglie il sorriso a Totti // veterano, al suo 21° torneo di A, stoppa Montella e la Roma Mauro Molinaroli PIACENZA Piacenza e Roma non pungono, anzi, sembrano badare più a difendersi che a costruire. La partita finisce 1 -1, è vero, ma entrambi i gol arrivano su calci piazzati. E se la Roma di Capello è assai diversa rispetto a quella di Zeman (niente incursioni avventate, primo non prenderle e soprattutto massimo risultato con il minimo sforzo), il Piacenza non va alla ricerca di magie e di alchimie lattiche, non può permettersele. Il materiale a di¬ sposizione di Gigi Simoni è quello che è, il convento piacentino passa onesti e attenti lavoratori, non contempla fuoriclasse strapagati, a parte il fenomeno Vierchowod e il geniale Stroppa. Pietro Vierchowod, che nel 2000 avrà 41 anni, ha iniziato il suo ventunesimo campionato di A annullando Vincenzo Montella, tarpandogli le ali e impedendogli di rendersi pericoloso in avanti; Pietro sembra essere immortale, quando nel 1982-83 la Roma vinse lo scudetto con Bruno Conti e Falcao, lui c'era. Stava sulla sponda giallorossa a contrastare i più forti attaccanti di allora, da Voeller ad Altobelli; in quegli anni il Piacenza era sull'orlo del fallimento, sul baratro della C2. Oggi lo zar è uno dei punti di forza del Piacenza e i suoi primi 40 anni sono la conferma che non solo ha battuto i rivali più agguerriti, ma soprattutto ha imbrigliato l'età. Per lui il tempo sembra essersi fermato. Giovannino Stroppa è un talento naturale, spesso ha dovuto soffrire a causa di spiacevoli incidenti, fuori e dentro il campo, ha dovuto masticare amaro e starsene in disparte. Lo scoprì Liedholm e lo valorizzò Zeman, a Piacenza ha ritrovato se stesso e le motivazioni giuste per riemergere. La Roma targata Capello ha tutte le carte in regola per far bene, può contare su giocatori di primo piano, su uomini che hanno classe e talento: Totti e Montella, Cafù e Aldair. Un po' di Brasile abita sotto al Cupolone, ma allo stadio «Garilli», sotto la pioggia, i brasiliani si perdono, non trovano le giuste dimensioni e allora Capello si sbraccia e urla dalla panchina. Vorrebbe vincere, ma la ciambella non riesce con il buco. Passa la Roma al 13' dopo una fase di studio a ritmi blandi, lo fa con un calcio di rigore concesso a cuor leggero dal direttore di gara; Lucarelli, affronta Cafù in area, contrasta duro, il brasiliano cade e Collina che è a pochi metri dall'azione, fischia e indica il dischetto. Va Totti, sicuro e determinato: bello il suo tiro, imprendibile per l'esordiente portiere Roma, e i giallorossi sono in vantaggio. Il Piacenza traballa, è alle corde ma la Roma non ha la forza di infierire oltremisura, e i biancorossi hanno la possibilità di riorganizzarsi. Non è comunque una partita spettacolare: da segnalare una buona combinazione Candela-Di Francesco e la conclusione di quest'ultimo parata a terra da Roma. Vi sono poi alcune finezze di Totti, una botta di Montella dalla distanza e un preziosismo di Totti che pennella sulla testa di Candela un pallone alquanto allettante. Il francese sbaglia e il pallone finisce sul fondo. Mugugna Capello anche se i giallorossi chiudono il primo lempo in vantaggio di una rete. La ripresa vede il Piacenza in avanti e la Roma stranamente rintanata nella propria metà campo, chiusa, dimessa, quasi timorosa. Anche se Rastelli, al 6', di testa colpisce male un centro di Dionigi proveniente dalla destra, mentre Dionigi, in fuga dal suo diretto avversario, in diagonale, spedisce di poco a lato un Uro che fa paura ad Antonioli. Simoni prende coraggio, richiama Sacchetti e Cristallini e inserisce Piovani e Moroni. I biancorossi acquistano velocità e dina mismo, allora il tecnico piacentino richiama Rastelli e mette dentro Di Napoli. Si chiudo sempre più a riccio la Roma e spingono i biancorossi. Al 36' Dionigi viene steso da Mangone al limite dell'area di rigore. Stroppa si incarica del tiro e la sua punizione si rivela un capolavoro di precisione balistica, aggira la barriera e supera Antonioli, infilandosi sotto la traversa. Reti: p.t. 14' Tolti (ng ). st.: 36' Stroppa. Ammoniti: Aldalr. Polonia. Cristallini, Tommasi Espulsi: st.: 45' Ani > Spettatori: paganti 5 738. Incasso 204.675.000, abbonali 7.149. quota abbonati 246 896 471. Vierchowod (a sin.) nel 2000 compirà 41 anni. Vinse lo scudetto nell'83 a Roma quando Totti (a lato) aveva 7 anni