«Una legge speciale per i Giochi»

«Una legge speciale per i Giochi» Lettera di Merlo «Una legge speciale per i Giochi» Giuseppe Sangiorgio Domani e giovedì giunta a Palazzo Civico, il 13 settembre primo Consiglio comunale del dopo ferie. E oggi il sindaco Valentino Castellani rientra in ufficio dove l'aspetta un fine estate e un autunno di impegni non da poco: fra gli altri, l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2006 e la definizione del Comitato che le dovrà organizzare e gestire. Nel merito Giorgio Merlo, deputato popolare, ha scritto una lettera al ministro dei Beni culturali, dello Sport e dello Spettacolo, Giovanna Melandri, per chiederle una legge speciale, che, «nella scia di quella per il Giubileo, indichi con esattezza i compiti del Comitato organizzatore». Secondo il deputato del Ppi, Roma dovrà valutare «con particolare attenzione» come sarà composto il «suddetto comitato», perché «la destinazione di risorse ingenti non potrà essere appaltata unicamente a persone o enti estranei al territorio nel quale si svolgeranno i giochi». Di qui l'invito alla Melandri di far incontrare esponenti del ministero («Nei luoghi indicati per le Olimpiadi») con rappresentanti delle realtà piemontesi. «Per decidere come realizzare le opere previste nel piano degli investimenti». Oltre a tutto ciò, il sindaco Castellani, al primo Consiglio comunale, troverà la «geografia» politica della Sala Rossa, parzialmente mutata: non nella maggioranza (che deve tuttavia superare l'impasse provocato dai Verdi dopo l'abbattimento dei platani in piazza Madama Cristina), ma nell'opposione. A causa dello strappo avvenuto nella Lega e all'uscita di Pietro Molino dal partito di Bossi. Fibrillazioni interne al Carroccio che, probabilmente, si faranno sentire di più a Palazzo Lascaris, dove lascerà il Senatur il capogruppo Roberto Rosso e, forse, un altro consigliere regionale. Evento, quest'ultimo, stigmatizzato da Mario Borghezio, deputato e capogruppo della Lega a Palazzo Civico. Il quale, ieri, ha contestato le affermazioni dell'ex Domenico Cornino e dei suoi che sabato in un incontro torinese hanno dato il via al movimento federalista «Piemont» che farà parte, con altre 12 regioni, di «Futuro Nord». Borghezio ha definito «traditori e carrieristi» i simpatizzanti di Cornino («Braccia perse per l'agricoltura»), affermando che la loro è «pura invidia» per la riuscita della festa leghista di Roccaforte di Mondovì, dove questa sera arriverà l'Umberto nazionale. Ad accoglierlo, però, ci sarà anche uno striscione, evidentemente polemico: «Mondovì è con Cornino».

Luoghi citati: Mondovì, Roccaforte, Roma