«Ero impaurito, non volevo uccidere»
«Ero impaurito, non volevo uccidere» «Ero impaurito, non volevo uccidere» «Ho visto quella moto solo dopo l'urto» Allora per paura ho preferito non fermarmi nelle aree di servizio che si trovavano in direzione di Napoli: quando ho trovato un varco ho fatto inversione di marcia perché sapevo che dall'altra parte c'era il distributore». La spericolata manovra ha detenni nato il violentissimo impatto con la moto che stava sopraggiungendo. «Li ho visti solo dopo l'urto, tremendo, e sono scappato...», ha spiegato Monaco, conosciuto dalle forze dell'ordine come contrabbandiere legato al clan camorristico dei Gionta, che a Torre Annunziata gestisce ogni tipo di attività illecita, compreso il traffico delle «bionde». La svolta alle indagini è arriva¬ ta con l'identificazione e l'arresto venerdì scorso del proprietario della Renault 21, Antonio Allocca, e di Salvatore Orofino che ha avuto un ruolo di «intermediario» nella cessione dell'autovettura. Allocca in cambio di piccole somme di denaro faceva da prestanome per conto dei contrabbandieri risultando intestatario delle macchine utilizzate dall'organizzazione. E' stato lui a cedere e a rivelare il nome dell'uomo che quella sera era al volante della Renault. Gli inquirenti non escludono che a bordo della vetture vi fosse un secondo contrabbandiere. La notizia dell'arresto del responsabile dell'incidente non al¬ levia il dolore dei famigliari delle vittime. «Ha ucciso due persone, ma quanto tempo ancora resterà in carcere?», si domanda Silvio Petrosino, fratello di Ennio. L'altro fratello, Alessandro, ha mosso nuove accuse per le incapacità delle istituzioni nel fronteggiare la malavita. «Il colpevole - aice ha un nome, ma ciò non servirà a rimuovere le cause di ciò che è successo. Il fatto che nel Sud si possa morire in questo modo dimostra tragicamente che lo Stato è assente. Le condizioni della rete viaria meridionale e la carenza dei controlli fanno del Sud una terra di nessuno, dove si può morire di brigantaggio come avveniva un secolo fa».
Persone citate: Allocca, Antonio Allocca, Gionta, Salvatore Orofino, Silvio Petrosino
Luoghi citati: Monaco, Napoli, Torre Annunziata
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