Lavoro e fisco, nasce la Finanziaria del 2000

Lavoro e fisco, nasce la Finanziaria del 2000 Da oggi il governo al lavoro sulla manovra da 15 mila miliardi. Accantonato il capitolo pensioni Lavoro e fisco, nasce la Finanziaria del 2000 Esclusi aumenti, fra una settimana la riduzione dell'aliquota Irpef? ROMA Da oggi il governo riprenderà a lavorare sulla Finanziaria del 2000 da 15 mila miliardi che dovrà essere presentata entro la fine di settembre. Accantonalo per il momento il capitolo pensioni, le misure economiche della prima manovra del Terzo Millennio si concentreranno su occupazione e fisco. Il ministro del Tesoro Giuliano Amato esaminerà oggi la prima ricognizione condotta dai tecnici del ministero in attesa che a metà settimana siano disponibili i dati sul fabbisogno pubblico di agosto. Entro la prossima settimana dovrebbe essere anche annunciato il via libera definitivo alla riduzione dell'aliquota Irpef accompagnata da detrazioni e deduzioni fiscali per le Famiglie piii deboli. L'aliquota dovrebbe essere ridotta di un punto, dal 27 al 26 per cento, ma non si esclude la possibilità di cali ulteriori: tutto dipenderà dalle entrate nell'ultimo scorcio dell'anno e dall'ammontare di evasione recuperata. Gli sgravi dovrebbero essere legati al numero dei figli e ai redditi compresi nella fascia Irpef del 19 per cento e dovrebbero aggirarsi intorno alle centocinquanta mila lire per famiglia. Che una misura del genere fosse allo studio lo aveva confermato nei giorni scorsi il sottosegretario al Tesoro Piero Giarda che sottolineava che, a questo proposito, «si può ipotizzare una cifra non banale, di rilievo». Nessuna opposizione da parte 'del Tesoro, dunque, dove l'intervento non solo non viene considerato rischioso por 1 conti pubblici, ma, al contrario, benefico per i consumi e c'è chi vorrebbe anticipare la riduzione Irpef già a quest'anno per imprimere maggiore forza alle misure di questo governo nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. Nessuna opposizione nemmeno dalle Finanze che, però, temono che il buon andamento delle entrate possa spingere gli altri dicasteri a allentare un po' troppo i cordoni della borsa. L'ipotesi su cui il governo sta lavorando esclude aumenti delle tasse e prevede che dei 15 mila miliardi di cui vi sarà bisogno 3500 arriveranno dalle entrate attraverso l'accelerazio- ne della vendita degli immobili degli enti e un miglioramento della gestione delle passività da parte degli enti come la rinegoziazione di mutui contratti quando i tassi di interesse erano molto più alti che potrebbe portare a un risparmio anche di 2.500 miliardi. Per convincere le banche il governo si impegnerà a concedere crediti d'imposta. La maggior parte delle risorse dovrà essere ricuperata attraverso una manovra sulla spesa. Si interverrà dunque sul pubblico impiego con una migliore gestione del turn-over e delle assunzioni, sull'acquisto di beni e servizi e sui contributi alla produzione, compresi i finanziamenti alle aziende di pubblica utilità. Tagli anche sui trasferimenti a Comuni e Regioni e Poste e ferrovie. La manovra dovrà permettere al governo di trovare anche le risorse per rilanciare l'occupazione e dare un'ulteriore spinta alle opere pubbliche. Cifre alla mano, il compito non appare semplice, ma il ministro del Lavoro Cesare Salvi tenterà di utilizzare il più possibile i contributi europei a favore del Mezzogiorno e di dare il via alla nuova ondata di contratti d'area e patti territoriali. A favore del settore edilizio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Micheli sta lavorando a un'accelerazione della cantierizzazione delle ope¬ re rimaste incompiute per carenza di fondi e dovrebbe essere riconfermato il 41% di sgravio fiscale sulle ristrutturazioni insieme con una riduzione dell'Iva al 10%. L'accento posto su sgravi fiscali, misure a favore dell'occupazione e dei consumi dovrebbe rappresentare nei piani del governo una leva per rendere meno rigida l'opposizione dei sindacati a un anticipo della verifica sulle pensioni. In attesa di un incontro fra le parti, il ministro del Tesoro Giuliano Amato discuterà nei prossimi giorni il pacchetto di misure concrete che verrà presentato ai rappresentanti dei lavoratori, mentre in una serie di riunioni interne i sindacati confederali decideranno la linea da tenere. Ma i preparativi non dureranno molto, un primo incontro governo-sindacati potrebbe essere convocato già tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima. [r.r.l Allo studio sgravi legati al numero dei figli e al reddito (potrebbero riguardare la fascia Irpef del 19 per cento) Le risorse recuperate attraverso interventi sul pubblico impiego, tagli sui trasferimenti a Comuni, Regioni, Poste e Ferrovie

Persone citate: Allo, Cesare Salvi, Enrico Micheli, Giuliano Amato, Piero Giarda

Luoghi citati: Roma